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sabato 15 giugno 2019

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI COMUNICATO Campagna estiva antincendio boschivo 2019. Individuazione dei tempi di svolgimento e raccomandazioni per un piu' efficace contrasto agli incendi boschivi, e di interfaccia, nonche' ai rischi conseguenti. (19A03934) (GU n.139 del 15-6-2019)



PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
COMUNICATO
Campagna estiva antincendio boschivo 2019. Individuazione  dei  tempi
di svolgimento e raccomandazioni per un piu' efficace contrasto  agli
incendi boschivi, e di interfaccia, nonche'  ai  rischi  conseguenti.
(19A03934)
(GU n.139 del 15-6-2019)
                                  Al Presidente della Regione Abruzzo

                               Al Presidente della Regione Basilicata

                                 Al Presidente della Regione Calabria

                                 Al Presidente della Regione Campania

                           Al Presidente della Regione Emilia-Romagna

                    Al Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia

                                    Al Presidente della Regione Lazio

                                  Al Presidente della Regione Liguria

                                Al Presidente della Regione Lombardia

                                   Al Presidente della Regione Marche

                                   Al Presidente della Regione Molise

                                 Al Presidente della Regione Piemonte

                                   Al Presidente della Regione Puglia

                                 Al Presidente della Regione Sardegna

                                Al Presidente della Regione Siciliana

                                  Al Presidente della Regione Toscana

                                   Al Presidente della Regione Umbria

                            Al Presidente della Regione Valle d'Aosta

                                   Al Presidente della Regione Veneto

                    Al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano

                     Al Presidente della Provincia autonoma di Trento

          e, p.c. Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie

                    Al Presidente dell'Unione delle province italiane

        Al Presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani

    Come noto, l'art. 1, comma 1, del decreto-legge 31  maggio  2005,
n. 90, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 26  luglio
2005, n. 152, attribuisce allo scrivente il compito di individuare  i
tempi di svolgimento delle attivita' antincendio boschivo nel periodo
estivo che, per la prossima stagione, avranno inizio il  prossimo  15
giugno e termine il 30 settembre 2019.
    In  vista  della  stagione  estiva  antincendio  boschivo   2019,
pertanto, al fine di una  piu'  efficace  azione  di  contrasto  agli
incendi boschivi e di interfaccia,  nonche'  ai  rischi  conseguenti,
ritengo doveroso condividere con  le  SS.LL.  le  considerazioni  che
fanno seguito alle raccomandazioni  operative  del  1°  aprile  2019,
pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 81 del 5 aprile  2019,  e  che
scaturiscono da quanto registrato in questi ultimi anni  e  nei  mesi
invernali del 2019, questi ultimi in particolare caratterizzati da un
alto numero di eventi incendiari che  hanno  impegnato  oltremodo  il
sistema di risposta agli incendi boschivi.
    Partendo dall'analisi  del  clima  dell'ultimo  periodo,  i  dati
sull'andamento delle temperature e delle  precipitazioni  evidenziano
l'anomalia  dei  fenomeni  metereologici  che,  nel  giro  di   poche
settimane, sono passati da situazioni di deficit idrico e temperature
elevate per il periodo, a situazioni di piogge diffuse e  grandinate,
anche di elevata intensita', che hanno costituito fonti  di  pericolo
sia per le infrastrutture  e  gli  insediamenti  che  per  l'ambiente
agricolo e forestale. Tali eventi meteorologici  sono  manifestazioni
di un contesto climatico in  evoluzione,  con  impatti  significativi
sull'ambiente e sul territorio; la  stessa  vegetazione,  al  variare
delle  condizioni  climatiche,  e'  esposta  a  disturbi   che,   per
intensita' e frequenza, allo stato  attuale,  se  non  opportunamente
valutati e fronteggiati, sono da considerarsi favorevoli  almeno  per
quanto riguarda la predisposizione  della  stessa  al  passaggio  del
fuoco.
    E' noto  che  l'effetto  dei  cambiamenti  climatici,  a  livello
globale, rendera' sempre piu' frequenti ed  estremi  questi  fenomeni
con  impatti  potenzialmente  devastanti  se  il  sistema,  nel   suo
complesso, non avra' la lungimiranza di adottare strategie  e  misure
specifiche per ridurne sia l'ulteriore evoluzione che gli impatti.
    Tali considerazioni sono riferite anche ai sistemi deputati  alla
previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli  incendi  boschivi,
perche' e' noto che l'effetto dei cambiamenti climatici impatta anche
sul regime degli incendi, estendendo ad esempio i  periodi  di  norma
considerati a  maggior  rischio  incendio,  anche  ad  altri  momenti
dell'anno.
    E' necessario quindi che  la  tematica  sia  affrontata  con  una
visione d'insieme atta a prevenire e mitigare gli effetti, aumentando
la resilienza dell'intero sistema, attraverso l'impiego di  tutte  le
risorse  e  competenze  disponibili,  che  permetta  di  ottenere  un
adattamento ai nuovi scenari,  con  il  coinvolgimento  di  tutte  le
strutture e componenti del sistema nazionale  di  protezione  civile,
cittadini compresi. Il fenomeno degli incendi boschivi  infatti,  pur
avendo una matrice prettamente antropica, puo'  essere  efficacemente
contrastato e  mitigato  con  mirate  politiche  di  prevenzione  sia
strutturale,  da  attuarsi  con  interventi  silvicolturali  e  opere
forestali, sia non strutturale, tra cui sono ricomprese le  attivita'
di promozione, tra i cittadini, della cultura di protezione civile  e
delle  corrette  norme   di   comportamento   per   la   salvaguardia
dell'ambiente.
    Per favorire maggiormente  l'azione  sinergica  delle  componenti
regionali e statuali, impegnate nelle attivita' antincendio boschivo,
e per fornire a tutti i livelli  di  responsabilita'  le  indicazioni
necessarie a predisporre tempestivamente il sistema  antincendio,  in
vista della campagna  del  2019,  lo  scorso  1°  aprile  sono  state
trasmesse  le  predette  raccomandazioni   operative   a   tutte   le
amministrazioni  a  vario  titolo  coinvolte   nelle   attivita'   di
previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli  incendi  boschivi,
che qui si richiamano integralmente.
    Tali raccomandazioni individuano  puntualmente  le  priorita'  di
azione delle varie componenti del sistema e, pertanto, l'auspicio  e'
che ne sia stata data tempestiva attuazione dalle SS.LL., per  quanto
di rispettiva competenza, al fine di affrontare la campagna del  2019
con una risposta piu' efficace ed efficiente.
    Per garantire un'azione sinergica e di sistema,  il  Dipartimento
della protezione civile ed i referenti tecnici delle  Amministrazioni
regionali  e  statuali  del  sistema  antincendio  boschivo,  tengono
periodici incontri, anche nell'ambito dello specifico Tavolo  tecnico
interistituzionale sulle tematiche antincendio boschivo istituito nel
2018, mirati all'analisi delle diverse  criticita'  e  dei  punti  di
forza dei singoli sistemi, cercando di far emergere gli  elementi  di
miglioramento e proponendo le possibili soluzioni.
    Per proseguire  con  tale  approccio  di  sistema  e'  necessario
mantenere alto il livello di attenzione sul  problema  degli  incendi
boschivi e di interfaccia, affinche' tutte le componenti e  strutture
operative,  sia  regionali  sia  statali,  nell'ambito  del  Servizio
nazionale della  protezione  civile  apportino  il  loro  contributo.
Essendo  oramai  a  ridosso  dell'avvio  della  campagna  antincendio
boschivo,   si   auspica   che   le   SS.LL.    abbiano    provveduto
nell'approntamento  del  proprio  sistema  regionale   di   risposta,
commisurato alla tipologia di fenomeni incendiari che  si  verificano
sul proprio territorio, cosi' che possano essere  garantiti  adeguati
livelli di risposta.  Per  la  riduzione  del  fenomeno,  particolare
importanza riveste il presidio del territorio da attuarsi  attraverso
squadre di avvistamento e di sorveglianza, anche in raccordo  con  le
componenti statuali, al fine di svolgere  funzione  deterrente  e  di
pronta segnalazione. Tale attivita', adeguatamente  commisurata  alle
caratteristiche del territorio e del fenomeno incendi, potra'  essere
supportata da adeguati strumenti previsionali del  pericolo  incendi,
nonche'  dalle  pronte  segnalazioni  ed  informazioni  che  le  Sale
operative, afferenti alle diverse strutture coinvolte, riusciranno  a
scambiarsi. Adeguati flussi informativi tra le varie strutture  sono,
tra le altre cose, il primo strumento a supporto  alle  attivita'  di
investigazione e  di  ricerca  degli  autori  degli  atti  incendiari
condotte dalle Forze di polizia.
    La pronta e qualificata segnalazione  dei  principi  di  incendio
permettera'  di  ottimizzare  la  gestione  delle  risorse  regionali
disponibili per lo spegnimento, facendo si che il supporto dei  mezzi
della flotta antincendio di Stato, coordinata dal Dipartimento  della
protezione  civile,  su  richiesta  delle  Sale  operative  unificate
permanenti, sia residuale e non primario, con un impiego ai soli casi
che realmente risultano essere non gestibili  con  le  sole  risorse,
terrestri ed aeree, che comunque devono essere messe in  campo  dalle
strutture regionali.
    Per quanto attiene alla flotta aerea antincendio di Stato, per la
prossima campagna estiva antincendio boschivo,  essa  sara'  composta
da quindici velivoli Canadair CL415, di cui due velivoli  predisposti
come capacita' antincendio  del  Meccanismo  unionale  di  protezione
civile denominata  rescEU-Transition  che,  pur  se  prioritariamente
destinati ad un impiego nell'ambito del meccanismo europeo,  potranno
essere utilmente impiegati anche sul territorio italiano. A questi si
aggiungeranno quattro   elicotteri   Erickson   S64F   ed   ulteriori
elicotteri del comparto Difesa, del Corpo nazionale  dei  vigili  del
fuoco e dell'Arma dei carabinieri.
    Come ogni anno, per ottimizzare l'impiego  di  tali  velivoli,  a
supporto  delle  flotte  aeree  antincendio  regionali,  si   ritiene
necessario  proseguire  nello  sforzo  comune  e  sinergico  ed,   al
riguardo, il Dipartimento della  protezione  civile  continuera'  nel
monitoraggio e nella vigilanza delle situazioni emergenziali, al fine
di garantire il concorso della componente aerea della flotta di Stato
e di assicurare la dovuta collaborazione e ogni  possibile  forma  di
assistenza per la compiuta attuazione delle presenti raccomandazioni.
    Sul sito istituzionale del Dipartimento della  protezione  civile
sara' reso disponibile, anche quest'anno,  il  numero  degli  assetti
regionali e statali dedicati alle attivita'  antincendio  boschivo  e
pertanto si invitano le SS.LL. a voler verificare che i propri uffici
abbiano  gia'  comunicato  le  informazioni  richieste,  secondo   le
modalita' gia' rappresentate dallo stesso Dipartimento.
    Alla luce della disamina effettuata sul fenomeno  incendiario  in
Italia,  rivolgo  infine  alle  SS.LL.  le  allegate  raccomandazioni
operative, parte integrante della presente comunicazione, per un piu'
efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia ed ai rischi
conseguenti per la stagione estiva 2019, confidando  vivamente  nella
tempestiva e puntuale attuazione delle stesse, anche con il  concorso
di tutte le diverse componenti istituzionali chiamate ad  intervenire
a diverso  titolo,  al  fine  di  garantire  il  coordinamento  della
risposta organizzativa ed operativa, nel rispetto di quanto  previsto
dalla vigente legislazione nazionale e regionale.
      Roma, 13 giugno 2019

                                                        Il Presidente
                                           del Consiglio dei ministri
                                                                Conte
                                                             Allegato

Attivita' antincendio boschivo (AIB) per  la  stagione  estiva  2019.
  Raccomandazioni  per  un  piu'  efficace  contrasto  agli   incendi
  boschivi, di interfaccia ed ai rischi conseguenti

a) Attivita' di previsione e prevenzione
    Favorire un adeguato scambio di  informazioni  fra  le  strutture
locali, regionali e statuali impiegate a vario titolo nelle attivita'
AIB con quelle di protezione civile.
    Utilizzare le informazioni disponibili presso i Centri funzionali
decentrati  per  attivita'  di   previsione   delle   condizioni   di
pericolosita'  degli  incendi  boschivi  e  favorire,   qualora   non
presente, la produzione di uno  specifico  bollettino  incendi  cosi'
come previsto dal decreto ministeriale 20 dicembre 2001.  Allo  scopo
si rammenta che il Dipartimento della protezione civile ha sviluppato
un proprio modello previsionale, disponibile in  via  continuativa  e
per tutti i giorni dell'anno presso i predetti Centri funzionali.
    Promuovere forme di sensibilizzazione e di stimolo degli  Enti  e
delle Societa' che gestiscono le infrastrutture, affinche' attuino  i
necessari interventi di  manutenzione  mirati  alla  riduzione  delle
condizioni favorevoli all'innesco e alla propagazione degli  incendi,
indicando come prioritari  gli  interventi  nelle  fasce  perimetrali
delle zone antropizzate, delle infrastrutture strategiche, della rete
viaria e di quella ferroviaria.
    Supportare e promuovere presso  le  Amministrazioni  comunali  le
attivita' di prevenzione non strutturale, indicando come  prioritaria
l'istituzione e l'aggiornamento del catasto dei soprassuoli  percorsi
dal fuoco, cosi' come previsto dall'art. 10, comma 2 della  legge  n.
353 del 2000, strumento necessario  per  l'applicazione  dei  vincoli
dettati dalla predetta legge.
    Definire con le Prefetture - Uffici territoriali di Governo ed  i
comuni a maggior rischio di incendi boschivi attivita'  di  controllo
del territorio da parte delle  Forze  di  polizia,  anche  attraverso
l'elaborazione di specifiche procedure di comunicazione tra  le  Sale
operative al fine di  attivare,  in  particolare  nelle  aree  e  nei
periodi a maggior rischio, un efficace dispositivo  deterrente  delle
possibili cause di innesco.
    Promuovere ogni azione necessaria  a  potenziare  ed  ottimizzare
l'organizzazione ed il coordinamento del personale appartenente  alle
Organizzazioni  di  volontariato,  riconosciute  secondo  la  vigente
normativa, ed  impiegate,  ai  diversi  livelli  territoriali,  nelle
attivita' di  sorveglianza,  vigilanza  e  presidio  del  territorio,
nonche' a supporto alle Autorita' preposte per la lotta attiva, nelle
aree e nei periodi di maggior rischio.
    Coinvolgere le Associazioni di categoria silvo-pastorali presenti
sul  territorio,  attraverso  specifici  protocolli   d'intesa,   con
l'obiettivo  di  mettere  a  disposizione  del  sistema   antincendio
boschivo specifiche conoscenze e risorse delle stesse Associazioni.
    Stabilire, ai sensi dell'art. 7, comma 6, della legge n. 353  del
2000, forme di incentivazione per il personale stagionale utilizzato,
strettamente correlate ai risultati ottenuti in termini di  riduzione
delle aree percorse dal fuoco.
b) Attivita' di pianificazione ai  sensi  della  legge  quadro  sugli
incendi boschivi
    Provvedere alla revisione annuale  del  Piano  regionale  per  la
programmazione delle attivita' di  previsione,  prevenzione  e  lotta
attiva contro gli incendi boschivi, di cui all'art. 3, comma 3, della
legge n. 353 del 2000, redatto secondo  le  linee  guida  di  cui  al
decreto  ministeriale  20  dicembre  2001,  evidenziando  inoltre  le
procedure ed il modello di intervento da adottare anche in situazioni
complesse che possono interessare sia le aree boscate che  quelle  di
interfaccia e che possono richiedere l'impiego di forze facenti  capo
a diversi soggetti, anche rispetto a  quanto  stabilito  dal  decreto
legislativo n. 177 del 2016.
    Provvedere alla redazione di adeguate cartografie a  supporto  di
tutte  le  fasi  di  intervento  legate  al  fenomeno  degli  incendi
boschivi, dall'individuazione delle possibili aree a maggior  rischio
incendio  boschivo  e  di  interfaccia,  alla  produzione  di  strati
informativi quali le fonti di approvvigionamento idrico, nonche'  una
suddivisione del territorio per tipo di vegetazione.
    Assicurare  il  fondamentale  raccordo  tra  il  suddetto   Piano
regionale ed i Piani per i parchi e le riserve naturali dello  Stato,
predisposti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare, ai sensi dall'art. 8, della legge n. 353 del 2000.
    Definire, con le societa' di gestione o gli enti interessati,  un
adeguato modello di intervento per le aree particolarmente  sensibili
agli incendi, come  viabilita'  principale  ed  altre  infrastrutture
strategiche che, in caso di  evento,  possa  limitare  i  rischi  per
l'incolumita' pubblica e privata.
    Assicurare specifiche azioni di protezione dei siti di  interesse
archeologico e culturale, in particolare quelli a  maggiore  afflusso
turistico  durante  la  stagione  estiva,   che   spesso   presentano
situazioni di interfaccia  urbano  rurale,  anche  in  considerazione
della rilevanza e del valore del patrimonio culturale nazionale.
c) Attivita' di pianificazione di protezione civile
    Sollecitare  e  sostenere  i  sindaci  nella  predisposizione   e
nell'aggiornamento dei piani comunali o intercomunali  di  protezione
civile, anche di carattere speditivo, con particolare riferimento  al
rischio di incendi di interfaccia, oltreche' nella definizione  delle
procedure di allertamento del sistema locale  di  protezione  civile,
nella mappatura del territorio secondo i diversi livelli  di  rischio
di incendi di interfaccia e  nelle  attivita'  di  informazione  alla
popolazione. Stante la peculiarita' del periodo estivo, si raccomanda
altresi'  la  promozione  dell'elaborazione  di  specifici  piani  di
emergenza per gli insediamenti,  le  infrastrutture  e  gli  impianti
turistici, anche temporanei, prossimi  ad  aree  boscate  o  comunque
suscettibili all'innesco.
    Provvedere, ove possibile, alla definizione di specifiche  intese
ed  accordi  tra  regioni  e  province  autonome,  anche   limitrofe,
nell'ambito delle quali trovare un'appropriata e  coordinata  sintesi
delle  iniziative  volte  ad  assicurare  una  pronta   ed   efficace
cooperazione e condivisione di uomini e  mezzi,  in  particolare  del
volontariato, nonche' di mezzi aerei da  destinare  ad  attivita'  di
vigilanza e di lotta attiva agli incendi boschivi,  sia  in  caso  di
eventi particolarmente intensi  sia  durante  i  periodi  ritenuti  a
maggior rischio.
d) Attivita' di lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia e
di gestione dell'emergenza
    Adeguare i dispositivi  regionali  antincendio,  di  fondamentale
importanza nella prima risposta  e  nel  contenimento  degli  incendi
boschivi e di interfaccia, al regime degli eventi che interessano  il
territorio regionale, modulando e potenziando opportunamente le forze
di terra con quelle aeree.
    Formare costantemente gli operatori antincendio boschivo a  tutti
i livelli, per implementare al meglio le tecniche di  spegnimento  ed
aumentare la sicurezza degli operatori stessi.
    Porre il massimo  sforzo  nel  diversificare  con  mezzi  ad  ala
rotante e ad ala fissa la flotta regionale,  concetto  piu'  che  mai
attuale vista l'effettiva composizione della flotta aerea  di  Stato,
sia in termini di assetti disponibili sia in termini di tipologia.
    Assicurare la piena integrazione procedurale e operativa  con  le
Amministrazioni  statali,  centrali  e  periferiche,   in   relazione
all'impiego  sia   di   risorse   strumentali   sia   di   conoscenze
specialistiche,  valutando,  altresi',  il  ricorso  ad  accordi  per
l'utilizzo di figure professionali adeguate alle esigenze  operative,
ove non presenti nella struttura regionale o provinciale.
    Garantire, altresi', l'indispensabile  presenza  di  un  adeguato
numero di direttori/responsabili  delle  operazioni  di  spegnimento,
dotati di professionalita'  e  profilo  di  responsabilita'  tali  da
consentire l'ottimale coordinamento  delle  attivita'  delle  squadre
medesime con quelle dei mezzi aerei.
    Garantire  un  costante  collegamento  tra  le   Sale   operative
unificate permanenti (SOUP), di cui all'art. 7, della  legge  n.  353
del 2000, e le Sale operative regionali di protezione civile, laddove
non gia' integrate, nonche' il necessario e permanente  raccordo  con
il Centro operativo aereo  unificato  (COAU)  e  la  Sala  situazione
Italia  del  Dipartimento   della   protezione   civile,   ai   fini,
rispettivamente, della richiesta di concorso  aereo  e  del  costante
aggiornamento sulla situazione a livello  regionale  delle  emergenze
derivanti   dagli   incendi   di   interfaccia.   In   proposito   e'
indispensabile  che  il  COAU  abbia  immediata,  piena  e   costante
visibilita' dell'impiego tattico degli assetti regionali al  fine  di
poter far intervenire le risorse strategiche aeree statali  ove  piu'
necessario in ogni momento. Cio' al fine di  evitare  diseconomie  in
continui  spostamenti  attraverso  la  Penisola  e  di  rendere  piu'
tempestivo ed efficace l'intervento.
    Assicurare, cosi' come previsto dall'art. 7 comma 3, della  legge
n. 353 del 2000, un adeguato assetto della propria SOUP  prevedendone
un'operativita' di tipo continuativo nei periodi di  maggior  rischio
di incendio boschivo, ed integrando le proprie strutture  con  quelle
del Corpo  nazionale  dei  vigili  del  fuoco,  dei  Corpi  forestali
regionali e/o provinciali, nonche',  ove  necessario,  con  personale
delle  organizzazioni  di  volontariato  riconosciute,  delle   Forze
armate, delle Forze di polizia e delle altre componenti  e  strutture
operative di cui alla legge n. 225 del 1992.
    Valutare la possibilita' di definire gemellaggi  tra  regioni,  e
tra regioni e province autonome, per l'attivita' di lotta attiva agli
incendi boschivi, intesi  non  solo  come  scambio  di  esperienze  e
conoscenze tra strutture ed operatori ma, soprattutto, come strumento
di potenziamento del dispositivo di intervento. Il Dipartimento della
protezione civile assicurera' il proprio supporto alle iniziative  di
gemellaggi tra  le  regioni  che  coinvolgono  le  organizzazioni  di
volontariato, nei limiti dei fondi disponibili.
    Assicurare  la  diffusione  e  la   puntuale   attuazione   delle
«Disposizioni e procedure per il concorso della  flotta  aerea  dello
Stato  nella  lotta  attiva  agli  incendi  boschivi»,  emanate   dal
Dipartimento della protezione civile, onde  garantire  la  prontezza,
l'efficacia e la tempestivita' degli  interventi,  nonche'  l'impiego
ottimale dei mezzi aerei rispetto alle tipologie di evento.
    Provvedere alla razionalizzazione delle richieste di  spegnimento
indirizzate al COAU del Dipartimento  della  protezione  civile,  per
situazioni di reale necessita' rispetto all'attivita' di contrasto  a
terra.
    Promuovere un'attivita' di sensibilizzazione presso gli  aeroclub
presenti  sul  territorio  affinche',   nell'ambito   delle   normali
attivita' di  volo  e  di  addestramento,  i  piloti  svolgano  anche
attivita' di avvistamento, segnalando prontamente eventuali  principi
di incendio boschivo all'Ente preposto  alla  gestione  del  traffico
aereo.
    Adottare tutte le  misure  necessarie,  compresa  l'attivita'  di
segnalazione all'Ente nazionale per l'aviazione civile ai sensi dell'
art.  712  del  Codice   della   navigazione,   affinche'   impianti,
costruzioni ed opere che possono  costituire  ostacolo  per  il  volo
degli aeromobili antincendio ed intralcio alle loro attivita',  siano
provvisti di segnali, incrementando in tal modo la sicurezza dei voli
della flotta aerea antincendio.
    Ampliare per quanto possibile la disponibilita' di fonti  idriche
idonee al prelievo di acqua da parte degli  aeromobili  impiegati  in
AIB;  fornire  il  continuo  aggiornamento  delle  informazioni,  con
particolare riferimento alla presenza, anche temporanea, di  ostacoli
e pericoli per la navigazione aerea ed al carico d'acqua.
    Definire opportune intese con le Capitanerie  di  porto  sia  per
identificare e garantire aree a ridosso delle  coste  idonee  per  il
pescaggio dell'acqua a  mare  da  parte  dei  mezzi  aerei,  tali  da
consentire  anche  la  sicurezza  per  le  attivita'   di   pesca   e
balneazione, sia per assicurare l'eventuale intervento da mare per il
soccorso alle popolazioni qualora minacciate da incendi prossimi alla
linea di costa.

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