TERREMOTO. PROTESTA SU GRA A ROMA, CORTEO AUTO IN COLONNA: RICOSTRUIRE SUBITO /FOTO (DIRE) Roma, 1 giu. - È in corso la protesta delle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia. Una carovana di circa trenta auto, addobbate con cartelli e striscioni, si sta muovendo, procedendo a velocita' ridotta, sul Grande raccordo anulare di Roma, nella carreggiata esterna. Al momento si registrano rallentamenti nella zona sud del Gra. Il corteo e' presidiato anche da due auto e un blindato delle forze dell'ordine. Lo scopo della protesta, ribattezzata "Raccordiamoci", e' chiedere la "ricostruzione subito- hanno detto gli organizzatori nei giorni scorsi- Troppo tempo passato e fiumi di parole e promesse non mantenute mentre la popolazione del Centro Italia, duramente provata dal sisma del 2016, guarda sfiduciata alla ricostruzione che non parte, ai fondi donati spesi in modo anomalo e non a loro favore diretto, ma una soluzione deve ora uscire dal cilindro della burocrazia e dallo Stato: ricostruire subito, senza indugi o incertezze. Lo chiedono con forza singoli cittadini, gruppi e comitati, amministratori e tecnici, in una sola parola: tutti". (Ekp/ Dire) 17:07 01-06-19
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sabato 1 giugno 2019
TERREMOTO. PROTESTA SU GRA A ROMA, CORTEO AUTO IN COLONNA: RICOSTRUIRE SUBITO /FOTO
TERREMOTO. PROTESTA SU GRA A ROMA, CORTEO AUTO IN COLONNA: RICOSTRUIRE SUBITO /FOTO (DIRE) Roma, 1 giu. - È in corso la protesta delle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia. Una carovana di circa trenta auto, addobbate con cartelli e striscioni, si sta muovendo, procedendo a velocita' ridotta, sul Grande raccordo anulare di Roma, nella carreggiata esterna. Al momento si registrano rallentamenti nella zona sud del Gra. Il corteo e' presidiato anche da due auto e un blindato delle forze dell'ordine. Lo scopo della protesta, ribattezzata "Raccordiamoci", e' chiedere la "ricostruzione subito- hanno detto gli organizzatori nei giorni scorsi- Troppo tempo passato e fiumi di parole e promesse non mantenute mentre la popolazione del Centro Italia, duramente provata dal sisma del 2016, guarda sfiduciata alla ricostruzione che non parte, ai fondi donati spesi in modo anomalo e non a loro favore diretto, ma una soluzione deve ora uscire dal cilindro della burocrazia e dallo Stato: ricostruire subito, senza indugi o incertezze. Lo chiedono con forza singoli cittadini, gruppi e comitati, amministratori e tecnici, in una sola parola: tutti". (Ekp/ Dire) 17:07 01-06-19
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