VENERDÌ 13 SETTEMBRE 2019 17.18.37
>>>ANSA/ L'ultima battaglia di Bercow,fermare Boris sulla Brexit
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>>>ANSA/ L'ultima battaglia di Bercow,fermare Boris sulla Brexit
'Forzero' regolamenti per non fargli aggirare legge anti-no deal'
(di Alessandro Logroscino)
(ANSA) - LONDRA, 13 SET - L'ultima battaglia del soldato John
Bercow: fermare Boris Johnson. Sono toni da guerra aperta quelli
con cui il combattivo quanto controverso speaker ormai
dimissionario della Camera dei Comuni britannica promette le
barricate - nelle sue ultime settimane da protagonista - se il
premier cerchera' di aggirare la legge anti-no deal approvata dal
Parlamento che sulla carta gli impone di chiedere all'Ue un
rinvio della Brexit oltre il 31 ottobre in assenza d'accordo.
"Violare quella legge non e' un'opzione. Punto", ha tuonato lo
speaker in un discorso a Londra ripreso dai giornali, mentre
Westminster resta chiusa in forza della contestata sospensione
decisa dal governo e che egli ha insistentemente criticato. Per
chiarire le proprie intenzioni ha poi ammonito d'essere pronto a
dare un'interpretazione "creativa" dei regolamenti pur di
fermare eventuali tentativi del premier di sottrarsi alla legge.
"Se finora fossi stato minimamente ambiguo, permettetemi di
essere cristallino. L'unica forma di Brexit che avremo, in
qualsiasi momento avvenga, sara' una Brexit che la Camera avra'
approvato esplicitamente", ha tagliato corto Bercow, dicendo di
essersi avvicinato persino persino all'idea di una Costituzione
scritta, quasi un tabu' nel Regno, per rafforzare le garanzie
contro conflitti istituzionali e abusi di potere dell'esecutivo.
La dichiarazione di guerra del presidente dell'assemblea
elettiva di Westminster rischia di essere un'altra grana non da
poco per un gabinetto privo di maggioranza parlamentare. E per
un primo ministro - costretto oggi ad annunciare un nuovo
incontro in extremis con Jean-Claude Juncker per cercare di
riallacciare il negoziato con l'Ue sulla prospettiva di un
qualche "nuovo accordo" di divorzio, in barba allo scetticismo e
ai paletti di Bruxelles - che in casa e' gia' in piena bufera a
soli due mesi dal suo ingresso al numero 10 di Downing Street:
in particolare sulla questione della sospensione temporanea del
Parlamento (o prorogation), al centro di ricorsi legali ancora
pendenti; e su quella delle potenziali conseguenze shock di una
traumatica Brexit no deal, tratteggiate nello scenario peggiore
ipotizzato dal rapporto segreto Yellowhammer (che il governo e'
stato appena costretto a rendere pubblico) con i contorni d'una
mezza apocalisse segnata da caos, penuria e forse disordini di
piazza in un Paese descritto come insufficientemente preparato.
John Bercow, speaker dei Comuni da 10 anni, viene dai ranghi
Tory ma e' di idee filo-Remain. Ben visto dalle opposizioni e dai
dissidenti, s'e' guadagnato notorieta' e simpatie mediatiche anche
per il modo folkloristico e imperioso di dominare i dibattiti
d'aula a colpi di richiami urlati all'ordine, nonostante i
sospetti che pure lo hanno toccato sulle spese eccessive della
sua presidenza, sul "bullismo" denunciato da ex membri del suo
staff, sui presunti insulti sessisti alla ministra brexiteer
Andrea Leadsom. Poco amato da Theresa May come da Johnson, e'
visto viceversa ormai come fumo negli occhi dall'intero fronte
pro-Leave e dal Patito Conservatore in genere: accusato di
faziosita' sul dossier Brexit e d'aver gettato alle ortiche
l'aura di figura super partes nel ruolo di arbitro della
Camera.(ANSA).
LR
13-SET-19 17:18 NNNN
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