MERCOLEDÌ 04 SETTEMBRE 2019 18.03.29
>ANSA-VATICANO/ Scaraventa a terra candelabro S.Pietro,arrestato
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>ANSA-VATICANO/ Scaraventa a terra candelabro S.Pietro,arrestato
Sotto baldacchino Bernini, e' uno squilibrato. Tanti i precedenti
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 4 SET - Un uomo questa mattina
e' entrato nella basilica di San Pietro, e' salito sull'altare
principale, sotto il baldacchino del Bernini, ed ha gettato a
terra un candelabro. Italiano, 50 anni, proveniente, secondo
quanto si apprende, dalla cittadina del litorale di Santa
Marinella, era gia' stato fermato nei giorni scorsi fuori dalla
basilica dalle forze dell'ordine perche' aveva dato segni di
squilibrio. Fermato prima dalla gendarmeria vaticana e poi
affidato alla polizia italiana, l'uomo, che risulterebbe senza
precedenti penali, e' stato arrestato dalla polizia per
danneggiamento aggravato. Non chiarissima la dinamica del gesto:
qualcuno lo avrebbe visto scagliare un crocifisso, altri appunto
gettare a terra il candelabro.
Non e' la prima volta che la basilica e il Vaticano sono al
centro di gesti sconsiderati e senza una vera motivazione.
Meno di un mese fa un cittadino iracheno richiedente
protezione internazionale, in evidente stato di agitazione,
aveva minacciato di darsi fuoco con un accendino a piazza Pio
XII, proprio davanti al colonnato di San Pietro. L'uomo, secondo
quanto si era appreso, aveva pronunciato frasi sconnesse tra cui
Allah akbar. Ma la polizia lo ha fermato in pochi minuti.
Nel 2016 un uomo, dopo aver superato tranquillamente i
controlli d'accesso in basilica, era entrato e si era
completamente spogliato. Anche in quel caso fu rapido
l'intervento degli addetti alla sicurezza; poi il ricovero al
reparto di psichiatria del vicino ospedale Santo Spirito.
L'autore del gesto era un senza fissa dimora che viveva nella
zona del Vaticano.
Qualche anno prima un uomo di nazionalita' rumena era invece
salito sul colonnato e aveva dato fuoco alle pagine di un libro;
poi si convinse a scendere 'scortato' dagli uomini della
gendarmeria.
Ma il gesto piu' eclatante resta quello del 21 maggio 1972,
quando un geologo australiano trentaquattrenne di origini
ungheresi, eludendo la sorveglianza, riusci' a colpire con un
martello la Pieta' di Michelangelo per quindici volte in pochi
secondi, prima che fosse afferrato e reso inoffensivo. La Pieta'
subi' danni molto seri, e l'autore dello sfregio, riconosciuto
infermo di mente, fu rinchiuso in un manicomio italiano fino al
1975, quando fu rimpatriato in Australia. Da allora la Pieta' e'
protetta da una speciale parete di cristallo
antiproiettile.(ANSA).
TU
04-SET-19 18:02 NNNN
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