Messaggero di martedì 17 settembre 2019, pagina 13
Lo scandalo di Buca Capitale fondi dirottati su altre spese - Lavori fantasma e fondi dirottati Buca Capitale sotto inchiesta
Le sette piaghe della città Lo scandalo di Buca Capitale fondi dirottati su altre spese ?Inchiesta della Procura per falso sugli atti del Campidoglio Lorenzo De Cicco Isoldi delle multe ai romani, che in teoria dovrebbero essere sfruttati, almeno in larga parte, per mettere in sicurezza le strade, finiscono invece per finanziare tutt'altro: «arredi», «accessori per uffici», «cancelleria perla polizia locale», addirittura «generi alimentari». Una carrellata di anomalie finite ora al vaglio della Procura di Roma.
A pag. 13 Le sette piaghe della città Lavori fantasma e fondi dirottati Buca Capitale sotto inchiesta ›Riparazioni mai eseguite e asfalto già sfarinato La Procura indaga per falso sugli atti del Campidoglio PER IL CODICE DELLA STRADA I PROVENTI DELLE MULTE DOVREBBERO ESSERE INVESTITI PER LA SICUREZZA RIENZI (CODACONS): «STRADE SEMPRE PIÙ PERICOLOSE MA NESSUNO CONTROLLA COME VENGONO UTILIZZATE LE RISORSE» IL CASO Isoldi delle multe ai romani, che in teoria dovrebbero essere sfruttati, almeno in larga parte, per mettere in sicurezza le strade slabbrate e divorate dai crateri, finiscono invece per finanziare tutt'altro: «arredi», «accessori per uffici», «cancelleria per la polizia locale», «musei, mostre e pinacoteche», addirittura «generi alimentari ?I soldi destinati alla manutenzione spesi per arredi, mostre e generi alimentari. Esposto dei consumatori mentari». Una carrellata di ano- malie finite ora al vaglio della Procura di Roma, che ha deciso di aprire un'inchiesta dopo un esposto presentato dal Codacons. Il dossier è sulla scrivania del pm Antonia Giammaria. Si indaga per falso, ma il quadro accusatorio potrebbe cambiare e arricchirsi di nuove ipotesi di reato se le indagini, affidate alla Guardia di Finanza, dovessero portare ad altri, inquietanti riscontri. Il sospetto, in ogni caso, è che negli atti del Campidoglio qualcosa non torni; che insomma i fondi perla lotta alle buche - eterna, dilagante piaga Capitale - vengano stornati altrove e investiti in voci di spesa che con l'asfalto e i sampietrini malmessi hanno poco o nulla a che vedere. Nelle carte consegnate agli inquirenti si parla anche di lavori fantasma, annotati nei documenti dei Municipi ma mai realizzati. O di rattoppi marchiani, spruzzate di bitume eseguite tutto fuorché «a regola d'arte» come invece dovrebbe essere. Il sentore è che chi avrebbe dovuto vigilare sugli interventi di manutenzione non lo abbia fatto o abbia controllato in modo lasco........................................................
A pag. 13 Le sette piaghe della città Lavori fantasma e fondi dirottati Buca Capitale sotto inchiesta ›Riparazioni mai eseguite e asfalto già sfarinato La Procura indaga per falso sugli atti del Campidoglio PER IL CODICE DELLA STRADA I PROVENTI DELLE MULTE DOVREBBERO ESSERE INVESTITI PER LA SICUREZZA RIENZI (CODACONS): «STRADE SEMPRE PIÙ PERICOLOSE MA NESSUNO CONTROLLA COME VENGONO UTILIZZATE LE RISORSE» IL CASO Isoldi delle multe ai romani, che in teoria dovrebbero essere sfruttati, almeno in larga parte, per mettere in sicurezza le strade slabbrate e divorate dai crateri, finiscono invece per finanziare tutt'altro: «arredi», «accessori per uffici», «cancelleria per la polizia locale», «musei, mostre e pinacoteche», addirittura «generi alimentari ?I soldi destinati alla manutenzione spesi per arredi, mostre e generi alimentari. Esposto dei consumatori mentari». Una carrellata di ano- malie finite ora al vaglio della Procura di Roma, che ha deciso di aprire un'inchiesta dopo un esposto presentato dal Codacons. Il dossier è sulla scrivania del pm Antonia Giammaria. Si indaga per falso, ma il quadro accusatorio potrebbe cambiare e arricchirsi di nuove ipotesi di reato se le indagini, affidate alla Guardia di Finanza, dovessero portare ad altri, inquietanti riscontri. Il sospetto, in ogni caso, è che negli atti del Campidoglio qualcosa non torni; che insomma i fondi perla lotta alle buche - eterna, dilagante piaga Capitale - vengano stornati altrove e investiti in voci di spesa che con l'asfalto e i sampietrini malmessi hanno poco o nulla a che vedere. Nelle carte consegnate agli inquirenti si parla anche di lavori fantasma, annotati nei documenti dei Municipi ma mai realizzati. O di rattoppi marchiani, spruzzate di bitume eseguite tutto fuorché «a regola d'arte» come invece dovrebbe essere. Il sentore è che chi avrebbe dovuto vigilare sugli interventi di manutenzione non lo abbia fatto o abbia controllato in modo lasco........................................................
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