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giovedì 14 novembre 2019

Scoperti nuovi bersagli per mettere ko il parassita malaria


GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2019 14.22.47


Scoperti nuovi bersagli per mettere ko il parassita malaria

ZCZC4761/SX4 XSP04203_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Scoperti nuovi bersagli per mettere ko il parassita malaria (EMBARGO ALLE 17,00) Identificati grazie alla mappa del suo Dna (EMBARGO ALLE 17,00) (ANSA) - ROMA, 14 NOV - La mappa completa del Dna del parassita che veicola la malaria porta alla luce nuovi bersagli per futuri farmaci: sono geni coinvolti nella sopravvivenza del parassita e promettono una svolta nella lotta alla diffusione della malattia. Pubblicato sulla rivista Cell, il risultato si deve a un consorzio internazionale guidato da Volker Heussler, dell'universita' svizzera di Berna, e da Oliver Billker dell'universita' svedese di Umea. Secondo Magali Roques il risultato e' "una svolta nella ricerca sulla malaria" perche' adesso diventa possibile per i ricercatori concentrarsi sui geni essenziali per la sopravvivenza del parassita e quindi sviluppare farmaci e vaccini efficaci durante le varie fasi della sua vita. La malaria e' una malattia che causa circa 400.000 morti all'anno nel mondo ed e' trasmessa dalla puntura di zanzare infette dal parassita del genere Plasmodium. Per scoprire il ruolo di ogni gene di questo parassita, e quindi individuare potenziali bersagli da colpire per neutralizzarlo, i ricercatori hanno condotto uno studio durato tre anni, durante il quale hanno analizzato il Dna del parassita e hanno eliminato uno alla volta 1.300 geni dei 5.000 presenti nel suo genoma. Rimuovendo singolarmente ogni gene e' stato possibile infatti scoprire direttamente quali erano le conseguenze sul parassita, cioe' che cambiamenti si verificavano nel suo organismo. Questi effetti sono stati osservati durante l'intero ciclo di vita del parassita e in questo modo e' stato possibile identificare i geni chiave per la sua sopravvivenza, cioe' quelli che sono coinvolti nel suo metabolismo. "Questo ci ha permesso di identificare centinaia di obiettivi, in particolare nel metabolismo del parassita", ha spiegato Rebecca Stanway dell'universita' di Berna e uno dei principali autori dello studio. Grazie a questo risultato, ha rilevato Anush Chiappino-Pepe, del Politecnico Federale di Losanna (Epfl), "e' ora possibile prevedere quali dei geni precedentemente inesplorati sono vitali per il parassita e sono quindi obiettivi adatti per il controllo della malaria".(ANSA). Y75-DR 14-NOV-19 14:22 NNNN
 

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