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lunedì 23 dicembre 2019

A Milano per la prima volta sorveglianza speciale a maltrattante


LUNEDÌ 23 DICEMBRE 2019 11.55.51

A Milano per la prima volta sorveglianza speciale a maltrattante

A Milano per la prima volta sorveglianza speciale a maltrattante Tossicomane pluripregiudicato perseguitava gli anziani genitori Milano, 23 dic. (askanews) - Il questore di Milano, Sergio Bracco, ha proposto per la prima volta e ottenuto dal tribunale di Milano, l'applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nei confronti di un 39enne pluripregiudicato italiano per maltrattamenti nei confronti degli anziani genitori, a quali estorceva piccole somme di denaro per acquistare droga. Lo ha reso noto la questura meneghina, spiegando che l'uomo (un tossicomane con precedenti per furto, rapina, indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito, detenzione a fine di spaccio di droga e atti persecutori posti in essere nei confronti di una amica della quale si era invaghito e che, non essendo corrisposto, aveva iniziato a perseguitare, ingiuriandola, minacciandola ed appostandosi spesso sotto la sua abitazione) era stato più volte denunciato e, in un primo momento, gli era stata applicata la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dagli anziani genitori. La polizia ha spiegato che però nemmeno queste misure hanno contenuto l'aggressività del 39enne, il quale le ha ripetutamente violate, venendo denunciato e rendendo così necessaria l'applicazione di misure più incisive. Alla luce di questi episodi, grazie alla modifica normativa introdotta con la legge 69/2009 (nota come Legge "Codice Rosso"), che ha esteso l'ambito di applicazione della sorveglianza speciale non più solamente verso gli stalker ma anche contro gli indiziati di violenze e maltrattamenti in ambito familiare, l'uomo è stato sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per due anni. La questura ha sottolineato che si tratta di una misura finalizzata a contenere persone ritenute ad elevata pericolosità sociale, allo scopo di prevenire che la spirale di violenza da loro intrapresa possa sfociare nella commissione di più gravi reati; infatti, per i prossimi due anni, il pregiudicato non potrà allontanarsi dalla propria abitazione tra le 22 e le 7 del mattino, dovrà trovare una occupazione, non potrà frequentare persone pregiudicate e soprattutto non potrà fare ingresso nel Comune di residenza dei genitori. Red-Alp 20191223T115540Z  

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