LUNEDÌ 27 GENNAIO 2020 10.55.50
Lo smog da traffico potrebbe aumentare il rischio di infarto
ZCZC3018/SX4 XSP31328_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Lo smog da traffico potrebbe aumentare il rischio di infarto (EMBARGO ALLE 00.30) In particolare il 'particolato fine' (EMBARGO ALLE 00.30 DI MARTEDI' 28 GEN) (ANSA) - ROMA, 27 GEN - Lo smog da traffico, in particolare le polveri sottili, sono collegate al rischio di arresto cardiaco. Lo rivela un maxi-studio pubblicato sulla rivista Lancet Planetary Health, unico nel suo genere per dimensioni, condotto presso la University of Sydney. "L'arresto cardiaco fuori dall'ospedale rappresenta la principale emergenza medica, e nel mondo meno di una persona su 10 sopravvive a questo evento - riferisce il coordinatore del lavoro Kazuaki Negishi - ci sono evidenze crescenti che testimoniano l'associazione tra esposizione a smog, in particolare alle polveri sottili (particolato fine di diametro 2,5 micrometri, 'PM2.5') e arresto cardiaco", continua. Lo studio ha coinvolto quasi 250 mila casi di arresto cardiaco avvenuti fuori dall'ospedale ed ha evidenziato che per ogni aumento di 10 unita' di volume del particolato fine, si ha un aumento dell'1-4% del rischio di arresto cardiaco e che a rischiare di piu' nel breve termine sono gli anziani. Questa stima potrebbe peraltro essere inferiore al vero, sottolineano gli autori, perche' gli effetti di un innalzamento del particolato fine possono persistere per parecchi giorni anche quando lo smog e' tornato a livelli inferiori. "Secondo il nostro studio non esiste un livello sicuro di inquinamento - conclude Negishi - avendo noi trovato un aumento di rischio di arresto cardiaco nonostante la qualita' dell'aria sia praticamente sempre nella norma rispetto ai limiti di inquinamento stabiliti a livello nazionale e internazionale". (ANSA). Y27-LOG 27-GEN-20 10:55 NNNN
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