VENERDÌ 10 GENNAIO 2020 05.27.44
Repubblica - A rischio 200 gallerie - Dossier del ministero sulle gallerie italiane "Duecento a rischio"
STRADE INSICURE A rischio 200 gallerie L'allarme del Consiglio dei Lavori pubblici: in tutta Italia tunnel fuori norma, andavano messi a posto mesi fa di Casadio, Filetto, Fraschilla, Lauda, Lignana, Puledda e Vecchio • alle pagine 2, 3,10 e il L'INCHIESTA Dossier del ministero sulle gallerie italiane "Duecento a rischio" Le richieste ai gestori: "Mettetele a norma e nel frattempo limitate trinco e velocità" L'allarme del Consiglio superiore dei lavori pubblici lanciato due mesi prima del crollo in Liguria GENOVA - Due mesi prima del crollo nella galleria Bertè sulla A-26, in tempi non sospetti, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (organo tecnico del Ministero delle Infrastrutture) scriveva alla stessa direzione generale del Mit, ad Autostrade, al Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed a tutti i Provveditorati alle Opere Pubbliche d'Italia. In quel documento segnalava 105 gallerie a rischio, sparse su tutta la rete autostradale gestita da Aspi. Ma ce ne sono un'altra novantina, in carico ad altre concessionarie e probabilmente segnalate in altre lettere spedite ai gestori. Tutti i tunnel, lunghi oltre 500 metri, presentano pericoli di indi Giuseppe Filetto e Marco Lignana cidenti e crolli. Sono privi di impermeabilizzazione (quindi soggetti a infiltrazioni d'acqua), di sistemi di sicurezza, di corsie di emergenza e vie di fuga, di videosorveglianza, di sensori di rilevamento dei fumi e sistemi di allarme antincendio, luci di guida in caso di evacuazione, stanze a tenuta stagna; senza un responsabile di riferimento in grado di monitorarle. Tutte gallerie non a norma rispetto alla direttiva europea 54 del 2004. In questo elenco figura anche il tunnel Bertè della Genova-Gravellona Toce, dove la mattina del 30 dicembre scorso è crollato un pezzo di volta: «Due tonnellate e mezza di cemento che avrebbero potuto fare un'altra strage, come quella del Morandi», ripete il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi che subito dopo il cedimento ha mandato la polizia stradale a pesare gli spezzoni caduti........................................
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