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giovedì 23 gennaio 2020

Virus Cina: infermiere italiano a Wuhan, rabbia e sfiducia


GIOVEDÌ 23 GENNAIO 2020 19.19.14


Virus Cina: infermiere italiano a Wuhan, rabbia e sfiducia

ZCZC8983/SXA XSP87114_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB Virus Cina: infermiere italiano a Wuhan, rabbia e sfiducia Sul Medical Facts il racconto dell'emergenza (ANSA) - ROMA, 23 GEN - "I social cinesi, sebbene sottoposti a controllo, vivono oggi un'esplosione di rabbia, sfiducia e frustrazione" per via di una iniziale mancanza di chiarezza da parte delle autorita' sui casi del nuovo coronoavirus. A raccontarlo, sul portare Medical Facts del virologo Roberto Burioni, sono Francesco Barbero e Xiaowei Yan, infermiere e medico di emergenza, che lavorano entrambi a Wuhan, la citta' cinese, focolaio dell'epidemia. Da oggi, su Medical Facts, nella rubrica "Nell'occhio del ciclone: in diretta dal centro dell'epidemia", accanto alla voce della scienza, vengono pubblicati i bollettini scritti da chi combatte quotidianamente contro il Virus e contro la paura. Nella prima puntata, Francesco e Xiaowei ripercorrono la lenta presa di consapevolezza dell'emergenza. "Era il pomeriggio del 27 dicembre, quando in uno dei gruppi wechat popolato da addetti ai lavori, iniziava a circolare la notizia di diversi casi di polmonite d'origine sconosciuta, ricoverati nella succursale del Central Hospital of Wuhan. Poi nessuna notizia, fino al comunicato ufficiale dell'autorita' sanitaria municipale il 31 dicembre: 27 casi, di cui 7 critici". La settimana dopo la citta' era "business as usual": "la solita metro affollata, pochissime mascherine in giro, e ristoranti pieni. In fondo, autorita' ed esperti ripetevano che non vi era trasmissione interumana. A rovinare il clima di serenita', ci ha pensato il modello epidemiologico dell'Imperial College di Londra: secondo i loro calcoli, i casi d'infezione erano stimati tra 1.000 e 2.300. Quindi, dallo scorso 17 gennaio, l'autorita' municipale ha ricominciato ad aggiornare i numeri: 17, 59, 77. In appena 4 giorni, 213 nuovi contagiati e un numero crescente di casi sospetti". Di qui la rabbia della popolazione. "Solo il governo centrale - spiegano - poteva autorizzare la pubblicazione degli aggiornamenti, e l'improvviso aumento dei numeri e' visto come una contromisura per adattarsi ai modelli pubblicati all'estero". "La mancanza di democrazia - commenta Burioni - certamente aiuta la diffusione del Virus e rende una comunita' piu' debole contro le malattie infettive".(ANSA). YQX-BR 23-GEN-20 19:18 NNNN 

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