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venerdì 7 febbraio 2020

MAFIA: BOSS GRAVIANO, 'ECCO COME NACQUERO I MIEI RAPPORTI CON BERLUSCONI' =

VENERDÌ 07 FEBBRAIO 2020 15.11.49

MAFIA: BOSS GRAVIANO, 'ECCO COME NACQUERO I MIEI RAPPORTI CON BERLUSCONI' =

ADN1109 7 POL 0 ADN POL NAZ RSI MAFIA: BOSS GRAVIANO, 'ECCO COME NACQUERO I MIEI RAPPORTI CON BERLUSCONI' = 'Negli anni Settanta mio nonno aveva messo i soldi nell'edilizia al Nord' Reggio Calabria, 7 feb. (Adnkronos) - (Ripetizione da altra categoria) ''Negli anni '70 mio nonno aveva messo i soldi nell'edilizia al Nord. Il contatto è col signor BERLUSCONI, glielo dico subito''. Lo ha detto, collegato in videoconferenza, il boss Giuseppe Graviano al processo sulla 'ndrangheta stragista in corso a Reggio Calabria. Secondo il capomafia di Brancaccio sarebbe stato il nonno materno, Filippo Quartararo, il primo contatto con i palermitani che hanno investito somme ingenti a Milano. Rispondendo alle domande del Procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, Graviano parla di "venti miliardi di lire con il venti percento". "Mio nonno si rivolge a mio papà e mio papà dice: io non faccio queste cose -dice - Quindi quando (il pentito ndr) Di Carlo dice che mio papà aveva queste società a nord Italia dice una bugia: era mio nonno''. Poi, dopo la morte del padre, quando Graviano aveva appena 18 anni, il nonno si sarebbe rivolto proprio al nipote per dirgli dei presunti affari con gli imprenditori del Nord. Quando morì mio padre, mio nonno mi prese in disparte e mi disse 'Io sono vecchio e ora te ne devi occupare tu. Poco dopo mio nonno, che aveva più di 80 anni, morì''. ''Dopo la morte di mio padre, mio nonno mi disse: c'è questa situazione, io sto andando avanti. Tuo papà non vuole che mi rivolga a voi. Io e mio cugino Salvo abbiamo detto: ci pensiamo. Ci siamo consigliati col signor Giuseppe Greco. E abbiamo deciso di sì e siamo partiti per Milano. E mio nonno ci ha presentato al signor BERLUSCONI, abbiamo capito cosa era questa società''. Sostiene che il presunto incontro sarebbe avvenuto all'Hotel Quark. "C'era mio cugino Salvatore, mio nonno Quartaro Filippo''. E ricorda ancora che in quel periodo era latitante. ''Noi vogliamo essere partecipi della società, però questa cosa si andava procrastinando'', dice ancora Graviano in videcoconferenza. "I nomi di quei soggetti non apparivano ma c'era una carta privata che io ho visto, la copia di mio nonno la ha mio cugino Salvatore Graviano'', spiega Graviano. E ricorda ancora ilpresunto incontro con Siulvio BERLUSCONI "nel dicembre 1993". ''È successo a Milano 3, è stata una cena. Ci siamo incontrati io, mio cugino e BERLUSCONI. C'era qualche altra persone che lei non ha conosciuto. Discutiamo di formalizzare le società''. (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 07-FEB-20 15:11 NNNN

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