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mercoledì 26 febbraio 2020

SPAZIO: RICERCATORI ITALIANI E CINESI SVELANO VOLTO NASCOSTO DELLA LUNA


MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO 2020 20.01.26


SPAZIO: RICERCATORI ITALIANI E CINESI SVELANO VOLTO NASCOSTO DELLA LUNA =

ADN2142 7 ECO 0 ADN ECO NAZ SPAZIO: RICERCATORI ITALIANI E CINESI SVELANO VOLTO NASCOSTO DELLA LUNA = Studio del Cnr-Irea e Università Roma Tre su Science Advances rivela per la prima volta la stratigrafia del sottosuolo del Polo Sud-Aitken Roma, 26 feb. (Adnkronos) - Svelato il volto nascosto della Luna. Uno studio del Cnr-Irea e dell'Università Roma Tre, pubblicato oggi su Science Advances, ha infatti rivelato per la prima volta la stratigrafia del sottosuolo del Polo Sud-Aitken, situato sulla faccia nascosta del nostro satellite. Le rilevazioni sono state realizzate grazie a un radar cinese sul rover Yutu-2. Il radar ha rilevato infatti, sotto una distesa di polvere grigia finissima, la cosiddetta regolite lunare, la successione dei prodotti degli impatti che hanno modellato la superficie lunare nel corso di miliardi di anni. I risultati dei dati acquisiti nei primi due giorni di misurazione sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances a firma insieme ai ricercatori cinesi, anche di tre ricercatori italiani, Sebastian Lauro ed Elena Pettinelli dell'Università degli studi Roma Tre e Francesco Soldovieri dell'Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche Cnr-Irea. E sono gli stessi ricercatori che hanno fatto parte del team italiano che ha scoperto l'acqua liquida sotto il polo sud marziano nel 2018. La storia comincia il 3 gennaio 2019 quando la missione cinese Chang'è 4 si è posata sul fondo del cratere Von Karman, all'interno del Bacino Polo Sud - Aitken, diventando la prima missione ad allunare con successo sulla faccia nascosta della Luna. I ricercatori spiegano che la zona di allunaggio di questa missione è particolarmente importante perché "vicina all'area - Polo Sud lunare - dove la sonda indiana Chandrayaan-1 ha recentemente confermato la presenza dell'acqua sotto forma di depositi di ghiaccio", una zona di grande interesse per la futura esplorazione umana. (segue) (Ada/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 26-FEB-20 20:01 NNNN
MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO 2020 20.01.26


SPAZIO: RICERCATORI ITALIANI E CINESI SVELANO VOLTO NASCOSTO DELLA LUNA (2) =

ADN2143 7 ECO 0 ADN ECO NAZ SPAZIO: RICERCATORI ITALIANI E CINESI SVELANO VOLTO NASCOSTO DELLA LUNA (2) = Quella faccia nascosta che ha miliardi di anni (Adnkronos) - La Luna, ricordano gli scienziati, "ha una natura dicotomica molto particolare: la faccia visibile ha una crosta più sottile caratterizzata da larghi bacini chiamati mari, sostanzialmente riempiti di lava basaltica proveniente dal mantello ormai solidificata; la faccia nascosta invece ha una crosta più spessa, è sostanzialmente priva di mari, ed è prevalentemente costituita da roccia anortositica, il materiale crostale originario formatosi miliardi di anni fa". Si conosce molto della faccia visibile, grazie alle missioni umane - grazie al programma americano Apollo- che hanno effettuato esperimenti geofisici in sito e riportato quasi 400 chili di rocce lunari, ed a quelle robotiche del programma sovietico. Queste missioni hanno rivelato aspetti inattesi dell'origine della Luna, della sua storia geologica e della sua struttura interna, rivoluzionando le precedenti teorie. Pochissimo invece si sa del 'lato oscuro' del nostro satellite naturale. E' per questo motivo che, dopo il parziale successo della missione Chang'è 3 su Mare Imbrium (lato vicino), i cinesi si sono concentrati sulla missione più difficile, quella di allunare sul lato che non si vede e che non si può 'direttamente monitorare'. La missione è andata secondo i piani ed il rover Yutu-2 ha cominciato la sua esplorazione lunare 12 ore dopo l'allunaggio del lander. I dati radar che hanno permesso di ricostruire la struttura del sottosuolo lunare, con una risoluzione mai ottenuta prima d'ora, sono stati acquisiti grazie all'impiego delle antenne ad alta frequenza (500MHz) montate sotto la struttura del rover. "Quello che ci ha più sorpreso -osserva Elena Pettinelli dell'Università degli studi Roma Tre- è la straordinaria trasparenza del terreno di Von Karman alle onde radio, che ci ha permesso di vedere distintamente le strutture geologiche fino a 40 metri di profondità, una cosa assolutamente impossibile da ottenere sulla Terra a quella frequenza, a causa della onnipresenza di acqua liquida nel sottosuolo". (segue) (Ada/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 26-FEB-20 20:01 NNNN
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SPAZIO: RICERCATORI ITALIANI E CINESI SVELANO VOLTO NASCOSTO DELLA LUNA (3) =

ADN2144 7 ECO 0 ADN ECO NAZ SPAZIO: RICERCATORI ITALIANI E CINESI SVELANO VOLTO NASCOSTO DELLA LUNA (3) = (Adnkronos) - Lo scienziato Sebastian Lauro dell'Università degli studi Roma racconta che il team ha dovuto "comunque lavorare sodo all'analisi dei dati per estrarre le informazioni riguardanti i dettagli della stratigrafia e, soprattutto, per evitare errori nell'interpretazione dei dati". "Alla fine -riferisce Francesco Soldovieri del Cnr-Irea- abbiamo individuato l'algoritmo giusto, applicando un approccio noto come inversione tomografica, siamo riusciti ad individuare la presenza dei tipici prodotti di impatto sotto uno spesso strato di regolite". Ma cosa ha scoperto realmente il radar? Data la "trasparenza" dei materiali è stata possibile definire in dettaglio la sequenza verticale degli strati. La parte superiore è costituita da materiale finissimo ed uniforme (regolite) che si estende fino ad una profondità di circa 12 metri. Questo materiale è frutto di un lungo processo di frantumazione ed aggregazione dovuta all'impatto di micrometeoriti ed all'interazione del suolo con la radiazione solare. Al di sotto di questo, spiegano ancora gli scienziati, si alternano strati ricchi di blocchi derivanti dalle espulsioni di materiale dai vicini crateri generati dall'impatto con asteroidi e strati più fini fino ad una profondità di 40 metri limite di indagine del radar. Il ritorno sulla Luna dell'uomo è ormai imminente. L'idea di creare una base scientifica, come quella in Antartide, è un progetto ambizioso ma possibile. Tuttavia, "lo sviluppo di un insediamento umano lunare richiede la capacità di utilizzare e riciclare le risorse presenti sulla Luna, come l'acqua dal ghiaccio e l'ossigeno dalla regolite lunare. Per questo motivo, l'esplorazione geofisica del sottosuolo, così come lo è sulla Terra per l'individuazione delle risorse naturali, è ora di fondamentale importanza sulla Luna per la scelta del sito adatto alla costruzione di una base lunare" scandiscono da Cnr e Roma Tre. (Ada/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 26-FEB-20 20:01 NNNN 

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