VENERDÌ 13 MARZO 2020 19.56.15
##Coronavirus, Conte: mascherine ai lavoratori. Dl forse domenica
##Coronavirus, Conte: mascherine ai lavoratori. Dl forse domenica Rinvio referendum e regionali, ma P.Chigi: nessuna decisione presa Roma, 13 mar. (askanews) - Alla fine dell'ennesima giornata convulsa la certezza, tra bozze di decreti del governo prima circolate e poi smentite e bollate come "superate" dallo stesso Mef, è la promessa che il premier Giuseppe Conte fa in video conferenza da Palazzo Chigi con le parti sociali: mascherine gratis per tutti i lavoratori. "Con la Protezione civile stiamo compiendo sforzi straordinari per essere nella condizione, già nei prossimi giorni, di distribuire gratuitamente a tutti i lavoratori dispositivi di protezione individuale", annuncia il presidente del Consiglio. Non solo mascherine, dunque, ma tutto il kit del Dpi, il dispositivo di protezione individuale. Con le parti sociali, spiega sempre il premier, è stato delineato un percorso per "redigere linee guida uniformi che assicurino la massima tutela della salute dei lavoratori e le necessarie condizioni di sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, con specifico riferimento all'emergenza sanitaria in atto". Insomma, non si può andare in ordine sparso, nelle fabbriche e dove si continua a lavorare lo si deve fare in condizioni di assoluta sicurezza e con un protocollo comune. La riunione di stamani è stata poi aggiornata a questa sera quando si continuerà a lavorare per giungere a un protocollo condiviso governo-parti sociali. Il governo ha affrontato in giornata altri due capitoli aperti: da un lato, la sospensione delle scadenze fiscali che dovrebbe scattare proprio da quella di lunedì 16 marzo e, dall'altro, il pacchetto di misure a sostegno delle famiglie che, con le scuole chiuse in tutta Italia, si sono dovute arrangiare come hanno potuto. Sul primo fronte, a quanto si è appreso, il governo deve completare la scrittura del testo, che è piuttosto articolato, in ogni sua parte perchè la pubblicazione in Gazzetta dovrà avvenire a stretto giro, al più tardi nella prima mattina di lunedì 16 marzo per andare immediatamente in vigore. Quanto al pacchetto per le famiglie sono circolate varie notizie emerse da diverse bozze del decreto che il ministero dell'Economia in serata ha definito "documenti non ufficiali, parziali, provvisori, superati e quindi del tutto inattendibili". Il decreto, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe essere varato in un Consiglio dei ministri domenica. Un po' di chiarezza la fa il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, secondo il quale saranno due i provvedimenti per affrontare l'emergenza Coronavirus che saranno emanati nei prossimi giorni: il primo "domani", e sarà concentrato sugli aspetti sanitari e sul rinvio delle scadenze, il secondo "all'inizio della prossima settimana", e sarà incentrato su tutto quanto necessario al rilancio dell'economia "quando saremo fuori da questo incubo". La bozza del decreto legge-ter contiene vari provvedimenti tra cui quello sul sostegno alle famiglie: per chi ha figli fino a 14 anni sarà riconosciuto un bonus baby sitter da 600 euro e 10 giorni di congedo parentale retribuito in più. Per le famiglie monogenitoriali che lavorano nella sanità il bonus arriverà a 1.000 euro. Previsto anche un assegno di 500 euro per il Caregiver familiare. Ma si tratta, appunto, di misure che vanno confermate e approvate dal Cdm. Due le notizie più strettamente politiche che filtrano dalle indiscrezioni delle varie bozze: il rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari, inizialmente fissato per il 29 marzo, e il rinvio delle elezioni regionali previste per la primavera. Il referendum sulle riforme costituzionali può slittare di 240 giorni ma non essere rinviato all'anno prossimo. Le elezioni regionali vengono rinviate di tre mesi in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Ma in serata fonti di Palazzo Chigi precisano che "nessuna decisione è stata deliberata dal Governo" riguardo a queste due scadenze elettorali perchè qualunque scelta in questa direzione sarà assunta solo dopo avere consultato le forze politiche di maggioranza e di opposizione, "nonché coinvolgendo le stesse regioni, nel pieno rispetto delle loro prerogative costituzionali". Vep 20200313T195604Z
##Coronavirus, Conte: mascherine ai lavoratori. Dl forse domenica
##Coronavirus, Conte: mascherine ai lavoratori. Dl forse domenica Rinvio referendum e regionali, ma P.Chigi: nessuna decisione presa Roma, 13 mar. (askanews) - Alla fine dell'ennesima giornata convulsa la certezza, tra bozze di decreti del governo prima circolate e poi smentite e bollate come "superate" dallo stesso Mef, è la promessa che il premier Giuseppe Conte fa in video conferenza da Palazzo Chigi con le parti sociali: mascherine gratis per tutti i lavoratori. "Con la Protezione civile stiamo compiendo sforzi straordinari per essere nella condizione, già nei prossimi giorni, di distribuire gratuitamente a tutti i lavoratori dispositivi di protezione individuale", annuncia il presidente del Consiglio. Non solo mascherine, dunque, ma tutto il kit del Dpi, il dispositivo di protezione individuale. Con le parti sociali, spiega sempre il premier, è stato delineato un percorso per "redigere linee guida uniformi che assicurino la massima tutela della salute dei lavoratori e le necessarie condizioni di sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, con specifico riferimento all'emergenza sanitaria in atto". Insomma, non si può andare in ordine sparso, nelle fabbriche e dove si continua a lavorare lo si deve fare in condizioni di assoluta sicurezza e con un protocollo comune. La riunione di stamani è stata poi aggiornata a questa sera quando si continuerà a lavorare per giungere a un protocollo condiviso governo-parti sociali. Il governo ha affrontato in giornata altri due capitoli aperti: da un lato, la sospensione delle scadenze fiscali che dovrebbe scattare proprio da quella di lunedì 16 marzo e, dall'altro, il pacchetto di misure a sostegno delle famiglie che, con le scuole chiuse in tutta Italia, si sono dovute arrangiare come hanno potuto. Sul primo fronte, a quanto si è appreso, il governo deve completare la scrittura del testo, che è piuttosto articolato, in ogni sua parte perchè la pubblicazione in Gazzetta dovrà avvenire a stretto giro, al più tardi nella prima mattina di lunedì 16 marzo per andare immediatamente in vigore. Quanto al pacchetto per le famiglie sono circolate varie notizie emerse da diverse bozze del decreto che il ministero dell'Economia in serata ha definito "documenti non ufficiali, parziali, provvisori, superati e quindi del tutto inattendibili". Il decreto, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe essere varato in un Consiglio dei ministri domenica. Un po' di chiarezza la fa il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, secondo il quale saranno due i provvedimenti per affrontare l'emergenza Coronavirus che saranno emanati nei prossimi giorni: il primo "domani", e sarà concentrato sugli aspetti sanitari e sul rinvio delle scadenze, il secondo "all'inizio della prossima settimana", e sarà incentrato su tutto quanto necessario al rilancio dell'economia "quando saremo fuori da questo incubo". La bozza del decreto legge-ter contiene vari provvedimenti tra cui quello sul sostegno alle famiglie: per chi ha figli fino a 14 anni sarà riconosciuto un bonus baby sitter da 600 euro e 10 giorni di congedo parentale retribuito in più. Per le famiglie monogenitoriali che lavorano nella sanità il bonus arriverà a 1.000 euro. Previsto anche un assegno di 500 euro per il Caregiver familiare. Ma si tratta, appunto, di misure che vanno confermate e approvate dal Cdm. Due le notizie più strettamente politiche che filtrano dalle indiscrezioni delle varie bozze: il rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari, inizialmente fissato per il 29 marzo, e il rinvio delle elezioni regionali previste per la primavera. Il referendum sulle riforme costituzionali può slittare di 240 giorni ma non essere rinviato all'anno prossimo. Le elezioni regionali vengono rinviate di tre mesi in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Ma in serata fonti di Palazzo Chigi precisano che "nessuna decisione è stata deliberata dal Governo" riguardo a queste due scadenze elettorali perchè qualunque scelta in questa direzione sarà assunta solo dopo avere consultato le forze politiche di maggioranza e di opposizione, "nonché coinvolgendo le stesse regioni, nel pieno rispetto delle loro prerogative costituzionali". Vep 20200313T195604Z
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