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venerdì 13 marzo 2020

Duemila denunciati, a Roma 7 arresti Anche i militari impiegati sul territorio

Messaggero di venerdì 13 marzo 2020, pagina 4

Duemila denunciati, a Roma 7 arresti Anche i militari impiegati sul territorio


di Allegri Michela


Duemila denunciati, a Roma 7 arresti Anche i militari impiegati sul territorio PRIMI BILANCI PER I CONTROLLI ALL'OPERA CIRCA 40MILA UOMINI DELLE FORZE DELL'ORDINE IL BILANCIO ROMA Feste di compleanno abusive, fughe notturne, giustificazioni assurde. Nell'Italia strozzata dall'emergenza coronavirus, non mancano i furbetti che pensano di giocare d'astuzia per aggirare i divieti imposti dal governo. Da Nord a Sud, il bilancio della prima giornata di serrata generalizzata, con chiusura di har, ristoranti e negozi, è di 106.659 persone controllate, 2162 denunciate per incncervanza al provvedimento dell'autorità e altre 35 per false dichiarazioni. Gli esercizi commerciali in cui sono state fatte verifiche sono stati 18.994, mentre i titolari denunciati per violazioni sono stati 113. I dati, aggiornati alla metà del pomeriggio di ieri, sono stati diffusi dal Viminale. E sempre il ministero dell'Interno ha disposto che anche i militari siano autorizzati a fermare i cittadini per controllare se rispettino le disposizioni previste dai decreti. Nella circolare firmata dal ministro Luciana Lamorgese si legge infatti che, considerata l'emergenza, «al personale delle forze armate impiegate, previo provvedimento del prefetto competente, per assicurare l'esecuzione delle misure di contenimento è attribuita la qualifica di agente di pubblica sicurezza». Anche se la maggior parte degli italiani sta rispettando i divieti, le storie che arrivano da diverse regioni sono impietose. Solo a Roma si sono registrate 43 denunce. Nella Capitale ci sono stati anche alcuni arrest': sette persone, tutte di nazionalità straniera, sono state fermate dai carabinieri mentre giocavano a carte su una panchina davanti alla stazione Fur Fermi della metro B. L'arresto è scattato per false dichiarazioni nell'autocertificazione: alle domande dei carabinieri hanno risposto di essere usciti per motivi lavorativi, mettendo la giustificazione nero su bianco nel l' autoc erti flcazione. Ovviamente, si trattava di una dichiarazione falsa: sono bastati pochi controlli per scoprirlo. i sette sono stati liberati dopo l'udienza di convalida davanti al giudice. L'altra sera, addirittura, un circolo privato è rimasto aperto e l'ingresso è stato consentito anche ai non iscritti. Ii locale è stato chiuso e la titolare, una nigeriana di 38 anni, è stata denunciata. mentre quattro suoi connazionali sono stati accompagnati per ulteriori accertamenti presso il centro di foto segnalamento del Comando Generale visto che erano privi di documenti. ---SEGUE SULLA TESTATA ---------

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