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mercoledì 13 maggio 2020

>>>ANSA/ Piano Ue sul turismo, riapertura selettiva dei confini


MERCOLEDÌ 13 MAGGIO 2020 19.38.15

>>>ANSA/ Piano Ue sul turismo, riapertura selettiva dei confini

ZCZC8148/SXA OBX98030_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >>>ANSA/ Piano Ue sul turismo, riapertura selettiva dei confini Regole anche per alberghi e spiagge. Ma Vienna frena sull'Italia (di Patrizia Antonini) (ANSA) - BRUXELLES, 13 MAG - "Non sara' un'estate come tutte le altre". Ai tempi del Covid-19, le spiagge affollate saranno un pallido ricordo, con i bagnanti costretti ad indossare mascherine protettive e ad osservare distanze di sicurezza anche per la tintarella. Ma una boccata di ossigeno e' possibile, o almeno l'Europa ci prova. E' il senso delle nuove linee guida per il turismo e la liberta' di movimento presentate da Bruxelles, per un approccio coordinato verso una parvenza di normalita', anche nel tentativo di rimettere in piedi un settore che vale il 10% del Pil dell'Ue, circa 1.400 miliardi di euro. Un'iniziativa importante per l'Italia, che con i dati delle infezioni in calo guarda ai mesi caldi per la ripartenza del comparto, pari al 13% del suo Pil. Anche se le prime avvisaglie dai Paesi confinanti destano qualche preoccupazione. "L'Unione sta riaprendo, passo dopo passo", ha commentato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen tentando di iniettare un po' di ottimismo nelle vene degli europei sfiancati da settimane di lockdown e da prospettive economiche atroci. Ma la strada e' lunga, e una nuova impennata dei contagi, con il rilassamento delle misure, potrebbe causare dolorosi balzi indietro. Secondo Bruxelles comunque l'allentamento dei controlli alle frontiere dovrebbe avvenire "tra Paesi" ma anche "regioni" dell'Ue con "profili di rischio" bassi e "simili tra loro", oltre che sulla base di valutazioni che riguardano le misure precauzionali adottate (come il distanziamento sociale, l'interoperabilita' delle app per il tracciamento) e la capacita' dei sistemi sanitari di affrontare nuove situazioni di crisi. Una soluzione favorevole anche per l'Italia, che potrebbe dare il via libera ai territori ad alta vocazione turistica e con basse curve di infezioni per arrivi da tutte le altre aree dell'Unione con caratteristiche similari. Sempre pero' che i 26 partner vogliano applicare le linee guida Ue con un approccio su base regionale. Sebbene sia presto per giudicare, i primi segnali da Germania, Austria, Francia e Svizzera non lasciano ben sperare. E anche la collaborazione che Parigi vorrebbe limitare al solo Regno Unito (dove la pandemia imperversa), fa drizzare le antenne, anche perche' in barba al principio di non discriminazione predicato da Bruxelles ed evidenziato come un successo dal Dipartimento italiano delle politiche dell'Unione europea. Dei 17 governi dell'area Schengen (su 26) che hanno ristabilito i controlli alle frontiere a causa della pandemia, quelli di Berlino, Vienna, Berna e Parigi sono tra i primi a voler tornare alla normalita', entro il 15 giugno. Ma le quattro capitali, che si sono consultate tra loro per coordinarsi, ritengono che sia ancora troppo presto per aprire a Italia e Spagna, indicate come "Paesi molto colpiti", secondo quanto indicato dal ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer. "Non ci sono prospettive di una tempestiva riapertura dei confini" verso l'Italia, "non ne vedo i presupposti", ha chiarito il leader austriaco Sebastian Kurz. E anche la ministra svizzera di Giustizia e polizia Karin Keller-Sutter ha specificato che non ci sono orizzonti temporali per lo sblocco del confine con l'Italia. Che cosi', al momento, resta appesa. Ad ogni modo le linee guida dettate da Bruxelles per consentire a hotel, bed&breakfast, ristoranti, spiagge, piscine e altre strutture ricettive di riprendere la loro attivita' prevedono il distanziamento fisico di 1,5-2 metri, l'uso delle mascherine e protocolli precisi di pulizia e disinfezione, come ad esempio il lavaggio a 90 gradi di lenzuola, asciugamani e tovaglie, e un'adeguata ventilazione meccanica o naturale degli spazi interni. Intanto fa discutere anche una procedura di infrazione contro 12 Stati membri che hanno violato il diritto dei passeggeri al rimborso, privilegiando i voucher, dopo la cancellazione dei voli aerei. La sanzione, annunciata dalla vicepresidente dell'Esecutivo comunitario Margrethe Vestager, e' stata smentita in pubblico dalla collega responsabile per i Trasporti, Adina Valean, con lady Antitrust costretta a rimangiarsi la parola, a stretto giro, su Twitter.(ANSA). AN 13-MAG-20 19:37 NNNN 

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