Translate

venerdì 26 giugno 2020

>ANSA-FOCUS/Ue l'1/7 riapre frontiere esterne,ma non a tutti

VENERDÌ 26 GIUGNO 2020 20.00.55

>ANSA-FOCUS/Ue l'1/7 riapre frontiere esterne,ma non a tutti

ZCZC1681/SXA XAI20178014105_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-FOCUS/Ue l'1/7 riapre frontiere esterne,ma non a tutti Verso esclusione Paesi ad alto contagio. Pence: 'Usa sicuri' (di Chiara De Felice) (ANSA) - BRUXELLES, 26 GIU - L'Europa deve riaprire i confini il primo luglio ma ancora non sa quali turisti e' pronta a riaccogliere. Ad esempio, potrebbero esserci i cinesi, ma non gli americani se il criterio fosse soltanto quello del numero dei contagi. Per evitare di procedere in ordine sparso, mettendo a rischio anche la libera circolazione nelle frontiere interne, gli ambasciatori dei 27 Paesi membri stanno cercando di venire a capo della complicata lista dei Paesi terzi a cui dare l'ok, che quasi certamente terra' fuori quelli ad alto rischio, cioe' dove i contagi sono ancora alti. L'obiettivo delle riunioni che si susseguono da giorni e' quindi coordinarsi, soprattutto per poter mantenere in piedi Schengen, riaprendo al turismo di cui molti Paesi hanno bisogno per risollevarsi. Mentre l'Europa discute, gli Stati Uniti le inviano un messaggio per rassicurarla: gli Usa stanno riaprendo "in sicurezza e in maniera responsabile", nonostante un'impennata dei casi in alcune aree del Sud del Paese, ha detto il vicepresidente americano Mike Pence. Il confronto in queste ore si concentra sui criteri per classificare i Paesi 'sicuri'. La Commissione europea aveva presentato qualche settimana fa una proposta in cui ha stabilito diversi criteri epidemiologici per ammettere un Paese nella lista Ue. Tra questi, il tasso di nuovi casi di Covid-19 deve essere vicino o inferiore a 16 per 100.000 abitanti (e' la media Ue) negli ultimi 14 giorni. Se il criterio restasse soltanto questo, l'Unione resterebbe chiusa ai viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Brasile e Canada, mentre potrebbero entrare quelli in viaggio da Cina, Giappone, Corea del Sud, India, Marocco, Cuba, Venezuela, Australia, Nuova Zelanda e Balcani. Ma la lista che deve vedere la luce entro martedi' non sara' fissa, bensi' variera' costantemente in base all'evoluzione della situazione, almeno ogni due settimane. E molto probabilmente conterra' anche altri criteri, non soltanto il numero dei contagi, criterio messo spesso in discussione vista la scarsa affidabilita' dei dati epidemiologici raccolti in alcuni Paesi. L'Ue prendera' quindi in considerazione anche la tendenza a stabilizzare o ridurre i nuovi casi, nonche' le misure prese dai Paesi per combattere la pandemia, compreso l'utilizzo dei test. Non solo una situazione epidemiologica simile o migliore quindi, ma anche una risposta e una prevenzione ugualmente efficaci. Una volta soddisfatti i criteri sanitari, molto probabilmente si guardera' anche a quello della reciprocita', ovvero bisognera' assicurare che anche i cittadini europei siano ammessi in quel Paese. (ANSA). DEF 26-GIU-20 20:00 NNNN

Nessun commento: