MARTEDÌ 02 GIUGNO 2020 19.19.43
Floyd: Spike Lee, non si nasce arrabbiati, e' colpa ingiustizie =
(AGI) - Roma, 2 giu. - Le proteste e le violenze che stanno scuotendo gli Stati Uniti non nascono solo dall'uccisione di George Floyd per mano della polizia ma dalla diffusa ingiustizia e disuguaglianza. Parola di Spike Lee, convinto che "la gente sia arrabbiata per un motivo, non si nasce arrabbiati, ci si arrabbia perche' si vive ogni giorno in questo mondo dove il sistema non e' fatto perche' tu vinca". "La gente e' arrabbiata perche' i neri vengono uccisi a destra e manca e i poliziotti lasciati liberi, per la disparita' tra l'avere e il non-avere...istruzione, acqua potabile, razzismo, aspettativa di vita, la lista potrebbe essere infinita. E' un'analogia stupida ma se lasci la pentola sul fuoco, l'acqua bolle", ha sottolineato il regista, ripreso dalla Bbc. Il razzismo non e' prerogativa degli Stati Uniti, ha continuato, "c'e' in tutto il mondo, era una pandemia prima del coronavirus", ma negli Usa si ritrova nella fondazione del Paese, segnata da "genocidio, furto di terra e schiavitu'". A peggiorare la situazione c'e' un presidente che e' "un gangster, che sta cercando di fare il dittatore", ha proseguito Spike Lee, condannando duramente lo sgombero di manifestanti pacifici ieri, con gas lacrimogeni, per permettere a Donald Trump di recarsi in una chiesa vicino alla Casa Bianca e farsi riprendere con la Bibbia in mano. Uno spettacolo "ridicolo", ha commentato il regista, "con la mia famiglia abbiamo urlato increduli vedendolo. Non ho mai visto in vita mia qualcosa del genere, in particolare da parte di un leader mondiale". (AGI)Sca 021918 GIU 20 NNNN
Floyd: Spike Lee, non si nasce arrabbiati, e' colpa ingiustizie =
(AGI) - Roma, 2 giu. - Le proteste e le violenze che stanno scuotendo gli Stati Uniti non nascono solo dall'uccisione di George Floyd per mano della polizia ma dalla diffusa ingiustizia e disuguaglianza. Parola di Spike Lee, convinto che "la gente sia arrabbiata per un motivo, non si nasce arrabbiati, ci si arrabbia perche' si vive ogni giorno in questo mondo dove il sistema non e' fatto perche' tu vinca". "La gente e' arrabbiata perche' i neri vengono uccisi a destra e manca e i poliziotti lasciati liberi, per la disparita' tra l'avere e il non-avere...istruzione, acqua potabile, razzismo, aspettativa di vita, la lista potrebbe essere infinita. E' un'analogia stupida ma se lasci la pentola sul fuoco, l'acqua bolle", ha sottolineato il regista, ripreso dalla Bbc. Il razzismo non e' prerogativa degli Stati Uniti, ha continuato, "c'e' in tutto il mondo, era una pandemia prima del coronavirus", ma negli Usa si ritrova nella fondazione del Paese, segnata da "genocidio, furto di terra e schiavitu'". A peggiorare la situazione c'e' un presidente che e' "un gangster, che sta cercando di fare il dittatore", ha proseguito Spike Lee, condannando duramente lo sgombero di manifestanti pacifici ieri, con gas lacrimogeni, per permettere a Donald Trump di recarsi in una chiesa vicino alla Casa Bianca e farsi riprendere con la Bibbia in mano. Uno spettacolo "ridicolo", ha commentato il regista, "con la mia famiglia abbiamo urlato increduli vedendolo. Non ho mai visto in vita mia qualcosa del genere, in particolare da parte di un leader mondiale". (AGI)Sca 021918 GIU 20 NNNN
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