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lunedì 6 luglio 2020

= IL PUNTO = Fondi pubblici a uso privato, "topi sul formaggio" =


LUNEDÌ 06 LUGLIO 2020 17.39.45


= IL PUNTO = Fondi pubblici a uso privato, "topi sul formaggio" =

(AGI) - Roma, 6 lug. - "Topi intorno al formaggio, costituito dalla pubblica prebenda, dalla concessione per un bar, dalle pubbliche finanze, dai risparmi privati di padri che vogliono sistemare i figli in un lavoro a tempo indeterminato, a loro volta non curanti di ogni regola". Non usa mezzi termini Valerio Savio, gip del Tribunale di Roma, nell'ordinanza con cui ha disposto 28 arresti - tra detenzioni in carcere e detenzioni ai domiciliari - eseguiti dai carabinieri del Comando provinciale d Roma. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio ed al trasferimento fraudolento di valori, di traffico d'influenze in concorso con l'aggravante della qualifica di pubblico ufficiale, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso, emissione di fatture per operazioni inesistenti, malversazione a danno dello Stato in concorso, truffa aggravata, associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e al trasferimento fraudolento di valori, traffico d'influenze con l'aggravante della qualifica di pubblico ufficiale e truffa aggravata. Tra gli arrestati anche un dirigente del Mise, il ministero per lo Sviluppo economico, ed anche un dirigente della Polizia Penitenziaria, in forza alla Direzione generale per la formazione ed ora agli arresto domiciliari, che in concorso con persone interessate ai finanziamenti pubblici, dietro compensi oscillanti tra i 2.000 e i 37.000 euro e vantando conoscenze presso il Ministero della Giustizia ed altre Amministrazioni prometteva l'assunzione di diversi soggetti nella P.A. Due i provvedimenti del Gip: uno per 9 persone e l'altro per 19. L'operazione, con arresti e perquisizioni scattate alle prime luci dell'alba, ha il nome in codice 'Miserere', che riprende l'acronimo Mise. Un primo provvedimento restrittivo, con 9 ordinanze di custodia cautelare, si basa sulle risultanze acquisite dai carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci, a Roma, nell'ambito di un'indagine che ha consentito di accertare che lo schema utilizzato era sempre lo stesso, e cioe' che grazie all'opera di alcuni degli indagati, venivano individuate delle societa' operanti in svariati settori (dall'attivita' logistica e di facchinaggio, alla trasmissione e diffusione di programmi radiotelevisivi), le quali, grazie all'opera del commercialista presunto coinvolto, avanzavano al ministero dello Sviluppo Economico le richieste di finanziamento. A questo punto entrava in campo il dirigente del dicastero, chiamato a caldeggiare le istanze e a far ottenere il denaro. (AGI)Vic (Segue) 061739 LUG 20 NNNN

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= IL PUNTO = Fondi pubblici a uso privato, "topi sul formaggio" (2)=

(AGI) - Roma, 6 lug. - E' stato accertato che una volta ricevuti i fondi, i conti correnti delle societa' venivano svuotati nel giro di pochi giorni ed il denaro confluiva sui conti correnti degli indagati o di persone a loro vicine. E nel corso delle indagini e' stata appunto documentata l'illecita attivita' del dirigente della Polizia Penitenziaria in servizio alla Direzione Generale della Formazione, anche in concorso con soggetti interessati ai finanziamenti pubblici. Il Gip individua l'esistenza di un'intesa "criminale", con base operativa a Roma e che, mediante la costituzione di societa' fittizie intestate a compiacenti prestanome, emetteva documenti fiscali per operazioni inesistenti, per riciclare denaro provento da altre societa' attive e commettere reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. L'inchiesta svolta dal Nucleo Investigativo dei carabinieri di Roma ha avuto origine da una diversa attivita' di indagine, svolta dalla Compagnia Carabinieri di Subiaco (Roma), scattata quando e' stato riscontrato un radicale cambiamento del tenore di vita di un pregiudicato locale. Sono cosi' cominciati gli approfondimenti investigativi, e le indagini hanno consentito di individuare una societa' di import-export di bevande alcoliche, grazie alla quale veniva dichiarata l'importazione in Italia di tali bevande, che in realta' venivano vendute clandestinamente in altri Paesi europei, omettendo di versare le accise dovute all'erario, con un'evasione pari a 438.000 euro, nel periodo maggio-agosto 2018. Il primo provvedimento restrittivo ha colpito 9 indagati, tra i quali appunto un dirigente del Mise ed un commercialista, i quali, secondo gli inquirenti, avrebbero operato per far ottenere o agevolare l'indebita percezione di finanziamenti pubblici erogati dal Ministero dello Sviluppo Economico, che, una volta ottenuti, sono stati distratti anziche' essere utilizzati per il loro originario scopo. Tra novembre 2018 e settembre 2019, grazie a tali attivita' - questa l'accusa - sono state erogate somme per circa 1,5 mln a tre diverse societa'. La seconda ordinanza di custodia cautelare ha colpito un sodalizio criminale, composto da ulteriori 19 persone, che, mediante la costituzione di societa' fittizie intestate a compiacenti prestanome, emetteva documenti fiscali per operazioni inesistenti, per riciclare denaro provento da altre societa' attive e commettere reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Contestualmente, i militari hanno sequestrato 25 immobili, 290 conti correnti e partecipazioni societarie, per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro. Per 12 dei destinatari dei provvedimenti cautelari trasferimento nel carcere di Regina Coeli, arresti domiciliari per gli altri 16. (AGI)Vic 061739 LUG 20 NNNN

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