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sabato 7 novembre 2020

Covid, Sos esperti per diagnosi precoce melanoma

 

SABATO 07 NOVEMBRE 2020 10.42.38


*Covid, Sos esperti per diagnosi precoce melanoma

*Covid, Sos esperti per diagnosi precoce melanoma IMI: si torna ai numeri degli Anni Ottamta Roma, 7 nov. (askanews) - Il Covid-19 non dà tregua ed è SOS per la diagnosi precoce del melanoma. In Italia, nel 2019, si stimano -dati dell'Association of Cancer Registries italiano (AIRTUM) - 12.300 nuovi casi di cui 6.700 uomini e 5.600 donne. Il rischio di sviluppare un melanoma nel corso della vita è del 1.5% nei maschi e del 1.2% nelle donne. Tuttavia, con il drammatico calo delle prime visite (-31.3%) e del numero delle biopsie (-36.5%) e delle radicalizzazioni (22.9%) registrati dall'inizio dell'epidemia si sta tornando ai numeri degli anni '80, quando la diagnosi precoce intercettava appena il 65% dei casi contro una media di quasi il 90% del periodo pre-Coronavirus. A lanciare l'allarme è l'Intergruppo Melanoma Italiano (IMI) nel corso del XXVI Congresso Nazionale in corso dal 7 al 9 novembre in virtual edition. "La diagnosi precoce - afferma il presidente Ignazio Stanganelli - è l'arma più efficace per sconfiggere il melanoma. Il trattamento di elezione è, infatti, l'asportazione chirurgica radicale e la prognosi è fortemente condizionata dallo spessore di questo tumore della pelle. Lesioni sottili consentono una sopravvivenza a 5 anni superiore al 95%, mentre per lesioni spesse più di 2 millimetri la sopravvivenza scende al 78% e per quelle di spessore superiore ai 4 millimetri al 65%. 45% se è presente una ulcerazione. Tutto dipende, quindi, dalla precocità della diagnosi. E questa è conseguenza anche di un controllo sistematico della propria pelle". Le mancate visite registrate nel periodo febbraio-aprile 2020, causate dal lockdown, rispetto allo stesso trimetre 2019, e quelle che si stanno verificando ora a causa della seconda ondata dell'infezione, sottolineano gli specialisti, si tradurranno presto in melanomi in stadio più avanzato con prognosi peggiore. "Occorre continuare a ribadire nella popolazione - conclude Stangnelli - l'importanza della prevenzione anche nell'emergenza, per non trovarci domani in una situazione ancora peggiore". Cro-Mpd 20201107T104238Z

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