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venerdì 27 novembre 2020

Scuola: Consiglio Stato, restano valide misure antiCovid =

 

VENERDÌ 27 NOVEMBRE 2020 10.41.44


= Scuola: Consiglio Stato, restano valide misure antiCovid =

(AGI) - Roma, 27 nov. - Restano valide le misure antiCovid per la scuola: con un'ordinanza depositata oggi la terza sezione del Consiglio di Stato ha respinto l'appello cautelare proposto da alcuni genitori per la sospensione dei decreti ministeriali aventi ad oggetto il "Documento per la Pianificazione delle attivita' scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l'anno scolastico 2020/2021", il "Protocollo d'intesa per garantire l'avvio dell'anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid 19" e il "Documento di indirizzo per l'orientamento per la ripresa delle attivita' in Presenza dei servizi educativi e delle scuole dell'Infanzia". (AGI)Oll 271040 NOV 20 NNNN

VENERDÌ 27 NOVEMBRE 2020 10.50.46


Scuola: Consiglio Stato, restano valide misure antiCovid (2) =

(AGI) - Roma, 27 nov. - Nel loro ricorso, alcuni genitori ponevano rilievi sulle prescrizioni contenute nei decreti quali la didattica a distanza, la disciplina delle modalita' di accesso e uscita da scuola a orari scaglionati, l'obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura oltre i 37,5, l'obbligo di mascherina. Palazzo Spada, sul punto, ha osservato che "la fase di attuale recrudescenza della diffusione epidemiologica depone oggettivamente in senso opposto rispetto a quanto prospettato dagli appellanti, e verosimilmente il contenimento del contagio entro una certa soglia e' causalmente da ricollegare proprio alle misure di prevenzione adottate, ivi comprese quelle applicate in ambito scolastico; non e' poi conducente ne' significativa - rileva ancora il giudice amministrativo - l'allegazione della mancanza di casi di decesso tra la popolazione scolastica, posto che i discenti devono essere monitorati non solo quali potenziali vittime, ma anche e soprattutto quale possibile veicolo di diffusione nelle famiglie". Quanto poi "all'asserita violazione dei precetti costituzionali in materia di liberta' personale e di diritto all'istruzione - si legge nell'ordinanza - non possono che richiamarsi, in questa sede cautelare, i principi affermati dalla sezione in ordine alla doverosa applicazione del principio di precauzione, nonche' di prevalenza del diritto alla salute, ove gli interventi di prevenzione siano scientificamente supportati e limitati allo stretto indispensabili per il raggiungimento dell'obiettivo". Il Consiglio di Stato ricorda anche che, rispetto all'epoca di introduzione del ricorso, la situazione epidemiologica si e' nettamente aggravata, si' che le misure di "radicale" rimozione delle misure di prevenzione invocate dagli appellanti appaiono impraticabili. Il giudizio continuera' per la decisione definitiva nel merito davanti al Tar del Lazio. (AGI)Oll 271049 NOV 20 NNNN


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