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venerdì 20 novembre 2020

Usa 2020, Romney: Trump vuole sovvertire la volontà del popolo

 

VENERDÌ 20 NOVEMBRE 2020 09.30.06


Usa 2020, Romney: Trump vuole sovvertire la volontà del popolo

Usa 2020, Romney: Trump vuole sovvertire la volontà del popolo Presidente ha convocato oggi a Casa Bianca parlamentari del Michigan Roma, 20 nov. (askanews) - Due senatori repubblicani, Mitt Romney e Ben Sasse, hanno criticato il tentativo del presidente Donald Trump di sovvertire l'esito delle elezioni presidenziali in Michigan, convocando oggi alla Casa Bianca i parlamentari repubblicani dello stato per discutere della certificazione del risultato del 3 novembre. Duro il commento del senatore Romney, da sempre critico nei confronti di Trump, che ha definito "antidemocratica" la strategia del presidente. "Non essendo riuscito a rendere plausibile un solo caso di frode o di cospirazione davanti alle corti di giustizia, ora il presidente ha deciso di fare pressione sui funzionari statali e locali per sovvertire la volontà del popolo e ribaltare le elezioni - ha detto Romney in un dichiarazione pubblicata su Twitter - è difficile immaginare un'azione peggiore e più antidemocratica da parte di un presidente americano in carica".(Segue) Sim/Orm 20201120T093004Z

VENERDÌ 20 NOVEMBRE 2020 09.30.14


Usa 2020, Romney: Trump vuole sovvertire la volontà del popolo -2-

Usa 2020, Romney: Trump vuole sovvertire la volontà del popolo -2- Roma, 20 nov. (askanews) - Secondo quanto riportato dal New York Times, il presidente ha convocato per oggi dei rappresentanti del Michigan, ma ha anche chiesto ai suoi collaboratori quali esponenti repubblicani chiamare in altri stati, per impedire la certificazione della vittoria di Biden alle elezioni, che formalizzerebbe la sua sconfitta. La strategia, definita di "dubbia legalità", sarebbe quella di non far certificare la vittoria, far quindi intervenire i parlamenti a maggioranza repubblicana per nominare gli elettori pro-Trump negli stati vinti da Biden, che sosterrebbero il presidente in occasione del collegio elettorale del 14 dicembre. Gli americani, infatti, non votano direttamente per il presidente, ma per i grandi elettori, in pratica i delegati a cui viene affidata l'elezione vera e propria del nuovo presidente e che per tradizione rispettano il voto popolare, anche in assenza di un concreto vincolo legale in tal senso. Questi sono chiamati a votare il lunedì dopo il secondo martedì di dicembre, che quest'anno cade il 14 dicembre. Sim/Orm 20201120T093011Z

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