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giovedì 10 dicembre 2020

CORONAVIRUS. FONDAZIONE GIMBE: RALLENTANO NUOVI CASI, MA CROLLANO TAMPONI

 

GIOVEDÌ 10 DICEMBRE 2020 12.28.06


CORONAVIRUS. FONDAZIONE GIMBE: RALLENTANO NUOVI CASI, MA CROLLANO TAMPONI

DIR0963 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT CORONAVIRUS. FONDAZIONE GIMBE: RALLENTANO NUOVI CASI, MA CROLLANO TAMPONI 4.879 DECESSI IN UNA SETTIMANA; TERZA ONDATA: ATTENZIONE A TEMPESTA PERFETTA (DIRE) Roma, 10 dic. - Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe conferma nella settimana 2-8 dicembre, rispetto alla precedente, una flessione dei nuovi casi (136.493 vs 165.879), a fronte di una riduzione di oltre 121 mila casi testati (551.068 vs 672.794) e di una sostanziale stabilita' del rapporto positivi/casi testati (24,8% vs 24,7%). Calano del 5,4% i casi attualmente positivi (737.525 vs 779.945) e, sul fronte degli ospedali, diminuiscono sia i ricoveri con sintomi (30.081 vs 32.811) che le terapie intensive (3.345 vs 3.663); in lieve riduzione anche i decessi (4.879 vs 5.055). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: Decessi: 4.879 (-3,5%); Terapia intensiva: -318 (-8,7%); Ricoverati con sintomi: -2.730 (-8,3%); Nuovi casi: 136.493 (-17,7%); Casi attualmente positivi: -42.420 (-5,4%); Casi testati -121.726 (-18,1%); Tamponi totali: -142.105 (-10,1%). "Anche questa settimana - dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE - si confermano evidenti segnali di rallentamento del contagio quali la riduzione dell'incremento percentuale dei casi totali (8,4% vs 11,4% a livello nazionale, registrata anche in tutte le Regioni) e del numero dei nuovi casi settimanali, ma l'effetto non e' dovuto solo alle misure introdotte". Rimane infatti stabile il rapporto positivi/casi testati (figura 1) e, soprattutto, si registra un'ingiustificata riduzione di oltre 121 mila casi testati (-18,1%), che solo in 5 Regioni aumentano rispetto alla settimana precedente. "Da questi numeri - spiega Cartabellotta - emergono tre ragionevoli certezze: innanzitutto che le misure introdotte hanno frenato il contagio; in secondo luogo che l'effetto delle misure sull'incremento dei nuovi casi e' sovrastimato da una consistente riduzione dell'attivita' di testing; infine che, a invarianza di misure restrittive, la discesa della curva sara' molto lenta, certo non paragonabile a quella della prima ondata". "La riduzione del bacino degli attualmente positivi - continua il Presidente - e' lenta, modesta, oltre che sovrastimata dalla notevole riduzione di tamponi e casi testati delle ultime settimane". Infatti, dal record di 124.575 casi testati in media al giorno della settimana 4-11 novembre, in quella 2-8 dicembre si e' registrato un decremento del 36,8% (-45.851 casi testati/die). Meno evidente la riduzione dei tamponi totali, passati da una media di 214.187/die della settimana 12-18 novembre ai 179.845 della settimana 2-8 dicembre, con un calo giornaliero medio di 27.907 tamponi (-13,4%).(SEGUE) (Vid/ Dire) 12:24 10-12-20 NNNN

GIOVEDÌ 10 DICEMBRE 2020 12.28.06


CORONAVIRUS. FONDAZIONE GIMBE: RALLENTANO NUOVI CASI, MA CROLLANO TAMPONI -2-

DIR0964 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT CORONAVIRUS. FONDAZIONE GIMBE: RALLENTANO NUOVI CASI, MA CROLLANO TAMPONI -2- (DIRE) Roma, 10 dic. - Se le misure di mitigazione hanno allentato la pressione su ricoveri e terapie intensive che hanno superato il picco e iniziato una lenta fase discendente, la soglia di occupazione per pazienti COVID continua a rimanere oltre il 40% nei reparti di area medica e del 30% nelle terapie intensive in 15 Regioni. La curva dei decessi comincia a salire in maniera meno ripida . "Con questi numeri- spiega Cartabellotta- il Paese si presenta come un paziente con 'quadro clinico' ancora molto grave e instabile che, superata la fase acuta (picco di contagi e di pazienti ospedalizzati), inizia a mostrare i primi segni di miglioramento grazie alle terapie somministrate. Ma la prognosi rimane riservata e, per essere sciolta, richiede una rigorosa e prolungata "compliance" a tutte le misure individuali, al distanziamento sociale e alle restrizioni imposte da Governo e Regioni". "Siamo in una fase estremamente delicata dell'epidemia - ribadisce Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE - per almeno tre ragioni: innanzitutto con oltre 700 mila attualmente positivi e' impossibile riprendere il tracciamento dei contatti; in secondo luogo, ci attendono lunghi mesi invernali che favoriscono la diffusione di tutti i virus respiratori; infine, sino a meta' gennaio non sapremo se l'impatto dell'influenza sara', come auspicato, piu' contenuto rispetto alle stagioni precedenti. In tal senso, arrivare a quel momento con gli ospedali saturi potrebbe avere conseguenze disastrose per la salute e la vita delle persone". "Altri due elementi- conclude Cartabellotta- completano la tempesta perfetta che rischia di innescare la terza ondata. Alla vigilia delle festivita' natalizie, tutte le Regioni si avviano a diventare gialle, un colore che non deve essere letto come un via libera, ma impone il rispetto di regole severe per impedire assembramenti e ridurre al minimo i contatti sociali tra persone non conviventi. Infine, l'auspicato e (speriamo) imminente arrivo del vaccino non deve costituire un alibi per abbassare la guardia: nella piu' ottimistica delle previsioni, infatti, un'adeguata protezione a livello di popolazione potra' essere raggiunta solo nell'autunno 2021 con una massiccia adesione delle persone alla campagna di vaccinazione". (Vid/ Dire) 12:24 10-12-20 NNNN

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