VENERDÌ 11 DICEMBRE 2020 17.18.51
Entro il 2100 potrebbe scomparire fino al 92% dei ghiacciai alpini
Entro il 2100 potrebbe scomparire fino al 92% dei ghiacciai alpini Studio del Cnr ha misurato la Ela, Equilibrium-Line Altitude Roma, 11 dic. (askanews) - Da qui al 2100 potrebbe scomparire fino al 92% dei ghiacciai alpini: lo rivela uno studio guidato dal Cnr sulla Ela, Equilibrium-Line Altitude. Lo studio ha tracciato la linea di equilibrio di tutti i ghiacciai delle Alpi su un arco temporale di 200 anni. Nella migliore delle ipotesi a scomparire saranno il 69%, l'81%. Nel più ottimistico degli scenari infatti la Ela salirà di circa 100 metri, nello scenario intermedio di 300 metri e in quello più estremo di 700 metri. La ricerca illustra l'evoluzione di tutti i circa 4.000 ghiacciai alpini su un arco temporale di 200 anni, a partire dal 1901 fino al 2100, ed è stata pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Climate Dynamics. L'analisi è stata svolta da un team internazionale composto da Istituto di scienze polari del Cnr, Aberystwyth University in Galles (UK), International Center for Theoretical Physics (Ictp) e Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell'Università di Trieste - e ha portato alla luce come si sia modificata e come potrà modificarsi la Ela (Equilibrium Line Altitude). La Ela (Equilibrium-Line Altitude), la linea di equilibrio dei ghiacciai, dipende strettamente dai parametri climatici (temperature estive e precipitazioni invernali) e identifica la quota che separa la zona di accumulo di un ghiacciaio, quella cioè che alla fine dell'estate preserva parte della neve caduta nel corso dell'inverno precedente, e la zona di ablazione, dove invece la neve invernale sparisce completamente a causa del caldo estivo e riduce così anche il ghiaccio più antico. "La Ela, ben visibile anche dai dati da satellite, è un termometro diretto dello stato di salute di un ghiacciaio in relazione al clima. Se il clima cambia, la Ela si modifica alzandosi o abbassandosi di quota. Meno neve durante l'inverno e più caldo in estate portano la Ela ad altitudini più elevate, se va a collocarsi sopra la quota più alta occupata da un ghiacciaio, questo è destinato a scomparire, in quanto non potrà più godere della sostituzione del vecchio ghiaccio con quello nuovo", spiega Renato R. Colucci, ricercatore del Cnr-Isp, a capo del team di ricerca e ideatore di questo lavoro assieme a Manja ?ebre, ricercatrice alla Marie Curie-Aberystwyth University e prima autrice. (Segue) Gtu 20201211T171846Z
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