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giovedì 3 dicembre 2020

IL PUNTO = Brexit: ore "cruciali", file di camion a Calais =

 

GIOVEDÌ 03 DICEMBRE 2020 17.36.45


= IL PUNTO = Brexit: ore "cruciali", file di camion a Calais =

(AGI) - Roma, 3 dic. - Ultime febbrile ore di negoziati a Londra, tra Regno Unito e Unione europa, sul futuro delle relazioni commerciali post-Brexit; ma intanto si allunga senza fine dei camion alle porte di Calais, in Francia, perche' i britannici fanno scorte "come mai prima". L'imminenza della fine del periodo di transizione, il 31 dicembre, fa lievitare i mezzi pesanti, camion e autoarticolati, in transito fra il continente e il Regno Unito: e' il frutto alle richieste record di prodotti da parte dei cittadini britannici. Sono code e ingorghi la cui gestione e' "catastrofica", ha denunciato la Federazione Nazionale del trasporto su strada del Pas de Calais. "Il piano di gestione del traffico non e' all'altezza della posta in gioco, e la Brexit non e' ancora operativa: figuriamoci dopo", ha constatato il segretario dei camionisti, Se'bastien Rive'ra. Lunghe file di camion occupano il percorso dalle parti di Calais, soprattutto il mercoledi' e il giovedi', preferiti dagli autisti che contano di rientrare nel continente entro il fine settimana. Secondo Rivera, i britannici stanno facendo scorte di prodotti in vista della Brexit, operativa dal primo gennaio. "Mai visti volumi simili di merci trasportate", riferiscono operatori che lavorano su questa tratta da trent'anni. Secondo i dati della prefettura, ad attraversare la Manica in questo periodo sono circa 9 mila camion al giorno, contro i 6 mila in media dei periodi normali. E non basta: perche' un altro problema lamentato dai camionisti e' quello delle intrusioni di migranti, che cercano di salire sui camion per passare la frontiera. Il 19 novembre, un giovane migrante e' stato travolto da un'auto perche' la polizia era intervenuta per disperdere quelli che tentavano di salire sui camion. Intanto a Londra si lavora per cercare un compromesso, ma la luce non si vede. Il primo gennaio del prossimo anno, qualunque cosa accada, il Regno Unito lascera' ufficialmente il mercato interno europeo. I colloqui sono andati avanti fino a tarda sera mercoledi', ma si negozia senza sosta da ormai un mese, weekend compresi. La trattativa rimane arenata sui tre noti chiave: diritti di pesca, le regole di concorrenza e le modalita' di governance. Londra ha lasciato l'Ue il 31 gennaio, ma per tutto l'anno e' restata soggetta alla normativa europea. Senza un accordo, le due parti commerceranno in base alle regole dell'Wto, il che vuol dire diritti di dogane e dazi. Mercoledi', Michel Barnier ha riferito agli ambasciatori dei Ventisette e non ha segnalato progressi significativi. Nelle ultime ore, fonti Ue hanno espresso l'auspicio di un accordo tra domani e il fine settimana, qualcuno ha parlato delle prossime 24 o 48 ore "cruciali". Anche il ministro degli Esteri irlandese, Simon Coveney, ha detto che ci sono buone possibilita': "Dobbiamo mantenere la calma e fidarci di Barnier. Non ci saranno piu' proroghe". (AGI)Bia 031735 DIC 20 NNNN

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