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lunedì 21 dicembre 2020

IL PUNTO = Brexit: Ue pronta a No-deal; incognita coronavirus =

 



LUNEDÌ 21 DICEMBRE 2020 14.30.42

== IL PUNTO = Brexit: Ue pronta a No-deal; incognita coronavirus =

(AGI) - Bruxelles, 21 dic. - La prispettiva di una Brexit senza accordo e la nuova variante di coronavirus che sta dilagando in Inghilterra allontanano piu' che mai il Regno Unito dall'Unione europea. Da questa mattina le due emergenze tengono banco nell'agenda di Bruxelles con riunioni incrociate in Consiglio - dove e' stato aperto il tavolo del meccanismo integrato per la risposta politica alle crisi (Ipcr) per prevenire il contagio nei 27 Paesi Ue - e presso il Parlamento europeo, che apre alla possibilita' di estensione del periodo di transizione sulla Brexit e si prepara, al contempo, allo scenario no-deal. I colloqui tra Londra e Bruxelles non hanno ancora prodotto alcun risultato, quando mancano solo dieci giorni dalla scadenza del periodo di transizione. Il capo negoziatori dell'Ue, Michel Barnier, e del Regno Unito, David Frost, si sono incontrati ieri ma lo stallo resta. L'Eurocamera aveva indicato il 20 dicembre come termine ultimo per la presentazione di un accordo da discutere e approvare entro la fine dell'anno. Gli europarlamentari del gruppo di coordinamento sul negoziato con Londra fanno ora notare che l'Aula non avrebbe il tempo di analizzare e votare un testo last-minute e il capogruppo del Partito popolare europeo, Manfred Weber, ha aperto a una soluzione di "Consiglio e Commissione" che "dovranno trovare un modo di proseguire" i rapporti con Londra. In altre parole il primo gruppo parlamentare dell'Eurocamera sarebbe favorevole a un accordo provvisorio da discutere in Aula nel 2021, ma tale opzione - di fatto - estenderebbe il periodo di transizione, categoricamente limitato dal Governo britannico al 31 dicembre. La premier scozzese, Nicola Sturgeon, lancia l'ennesimo allarme e preme su Boris Johnson per un'estensione del periodo di transizione: "La nuova variante del Covid e le sue varie implicazioni, ci portano ad affrontare una situazione profondamente seria e che richiede la nostra attenzione al 100 per cento. Sarebbe inconcepibile combinarla con la Brexit", dice. Intanto la Gran Bretagna si trova anche a dover fare i conti con i blocchi gia' imposti dai Paesi Ue e quelli in discussione al tavolo di crisi del Consiglio. Oltre alle restrizioni sul traffico di passeggeri, la Francia ha anche interrotto il passaggio dei tir, mentre restano consentiti i carichi "non accompagnati" di container sulle navi. Disagi che arrivano proprio mentre le catene di distribuzione britanniche rifornivano i magazzini nella prospettiva dei dazi doganali che potrebbero entrare in vigore dal 1 gennaio per effetto della Brexit senza accordo. L'imprevedibile combinato disposto tra la resa dei conti nella trattativa Londra-Bruxelles sulle relazioni future e l'interruzione delle forniture verso il Regno Unito avra' certamente un impatto sui negoziati. Ma nessuno si avventura ancora in imprudenti previsioni. (AGI)Bxl/Mgm 211430 DIC 20 NNNN

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