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sabato 6 febbraio 2021

Covid: Cina, un anno da morte medico Wuhan che diede allarme

 







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Covid: Cina, un anno da morte medico Wuhan che diede allarme =

(AGI/AFP) - Wuhan, 6 feb. - A un anno dalla sua morte, causata dal Covid-19, migliaia di cinesi hanno reso omaggio sui social network a Li Wenliang, l'oftalmologo di Wuhan che fu tra i primi otto ad aver lanciato l'allarme a fine 2019 sulla pericolosita' di una "misteriosa infezione simile alla Sars". Il suo nome divenne noto soprattutto perche' la polizia locale lo convoco', insieme ad altri colleghi, accusandolo di seminare il panico con delle "bufale" e gli intimo' di non farlo piu'. Tuttavia, la magistratura cinese dovette ben presto dargli ragione, almeno in gran parte: la misteriosa malattia non era Sars, ma i suoi appelli erano giustificati perche' il nuovo coronavirus si stava diffondendo al galoppo mietendo numerose vittime. L'oftalmologo di 34 anni fu quindi autorizzato a tornare in corsia, dove pero' trovo' la morte in seguito al contagio. Lascio' un bimbo di cinque anni e una moglie incinta. La sua storia provoco' sdegno e rabbia nel Paese diventando un trending topic. Fu visualizzata 1,5 miliardi di volte sul popolare social network Weibo, l'equivalente cinese di Twitter. In quei primi giorni di febbraio dell'anno scorso si erano anche diffusi degli hashtag critici nei confronti delle autorita' che pero' furono immediatamente cancellati dalla censura. (AGI)Cnt (Segue) 061648 FEB 21 NNNN

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(AGI) - Wuhan, 6 feb. - Il 30 dicembre 2019, Li lancio' un avvertimento su WeChat, la piattaforma di messaggistica istantanea piu' popolare in Cina, chiedendo ai propri compagni di studi di fare attenzione. Questo suo messaggio, con il nome visibile, si era diffuso tra gli utenti. Il giovane medico aveva reso noto che il suo ospedale aveva isolato sette pazienti dopo la diagnosi di una sindrome simile alla Sars, la polmonite respiratoria acuta grave. Quattro giorni dopo fu convocato dalla polizia locale e dopo essere stato minacciato fu anche costretto a firmare un documento per riconoscere il suo "errore". Quando gli avvenimenti dimostrarono che c'era motivo di mettere in guardia la popolazione, furono silurati due funzionari di alto livello della provincia dell'Hubei. Su Weibo, la pagina personale di Li rimane uno dei rari spazi in cui gli utenti parlano apertamente di come l'inizio dell'epidemia fu un trauma, in particolare con l'attuazione di un lockdown rigidissimo. Oggi, quella pagina e' stata inondata da migliaia di messaggi. Molti raccontano come e' cambiata la vita con il virus: "Dottor Li, pensavo che tutti si sarebbero dimenticati di Lei un anno dopo. Mi ero sbagliato e Lei continuera' a vivere per sempre nel cuore dei cinesi", si legge in un post. In un altro messaggio un utente si rivolge all'anima di Li augurandole un buon nuovo anno lunare e assicurandole che "io e tutti i miei cari facciamo del nostro meglio nella vita e va tutto bene". In questi giorni e' in corso a Wuhan la visita degli esperti dell'Oms per raccogliere informazioni sull'origine del virus. Peter Ben Embarek, capo della delegazione, ha anticipato che i dati che stanno ottenendo dagli scienziati cinesi sono molto utili. Ben Embarek ha anche escluso alcune teorie come quella che il coronavirus sarebbe "uscito" dal laboratorio dell'Istituto di Virologia di Wuhan. "Se iniziamo a inseguire fantasmi qua e la' non andremo mai da nessuna parte", ha sottolineato. (AGI)Cnt 061648 FEB 21 NNNN

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