MARTEDÌ 08 GIUGNO 2021 13.38.47
Scienza: trovato rotifero sopravvissuto dopo 24mila nel ghiaccio =
(AGI) - Roma, 8 giu. - (NOTIZIA CON EMBARGO ALLE 17.00) Un bdelloideo del genere Adineta, un animale pluricellulare appartenente al phylum Rotifera e noto per le sue capacita' di resistenza, e' in grado di sopravvivere dopo 24 mila anni in uno stato congelato. A documentarlo sulla rivista Current Biology gli scienziati del Laboratorio di criologia del suolo a Pushchino, in Russia, che hanno scoperto un esemplare sopravvissuto allo stato di congelamento per 24 mila anni nel permafrost siberiano. "Questo lavoro - afferma Stas Malavin del Laboratorio di criologia del suolo - rappresenta la prova piu' evidente della capacita' di alcuni organismi multicellulari di resistere migliaia di anni in uno stato di criptobiosi, in cui il metabolismo viene quasi completamente arrestato". Il team ha utilizzato una piattaforma di perforazione per raccogliere campioni, e gli scienziati hanno identificato molti microbi unicellulari, un verme nematode, muschi e alcune specie vegetali in grado di sopravvivere anche dopo 30 mila anni di congelamento. La datazione al radiocarbonio ha rivelato che i rotiferi analizzati, appartenenti al genere Adineta, avevano circa 24 mila anni. Gli esperti suggeriscono che questi animali potrebbero essere dotati di un meccanismo in grado di proteggere cellule e organi dai potenziali danni che si verificano a temperature estremamente basse. "Il nostro ritrovamento dimostra che un organismo multicellulare puo' essere congelato e conservato per migliaia di anni per poi tornare in vita - osserva l'autore - sembra la trama di un racconto di fantascienza, ma ovviamente piu' l'organismo e' complesso, piu' la criptobiosi e' ardua, e per quanto ne sappiamo, non e' possibile conservare le funzioni vitali nei mammiferi". I ricercatori sottolineano che sara' necessario proseguire gli studi per comprendere i meccanismi biologici che consentono ai rotiferi di sopravvivere a condizioni tanto estreme. La speranza, concludono gli autori, e' che queste conoscenze possano fornire indizi su come conservare al meglio cellule, tessuti e organi di altri esseri viventi. (AGI)Sci/Cau 081338 GIU 21 NNNN
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