MARTEDÌ 17 AGOSTO 2021 18.07.45
Afghanistan: fonti ong, le donne di Kabul vivono nel terrore =
(AGI) - CdV, 17 ago. - Ben poco rassicurate dalle promesse dei talebani appena arrivati a Kabul, le donne della capitale afgana si chiudono nelle cantine, si nascondono per fuggire alla vendetta di chi intende punirle per aver studiato, per aver lavorato, per aver cercato un ruolo nella societa'. La conferma arriva da tutte le ong che da anni lavorano nel Paese, avvalendosi soprattutto della collaborazione femminile. Arianna Briganti, vicepresidente della Nove Onlus, e' in costante contatto con le colleghe che si trovano in Afghanistan, coinvolte in progetti incentrati sull'emancipazione femminile. "In questo momento sono tutte chiuse in casa - racconta la Briganti in una intervista rilasciata alla Radio Vaticana - ci sono colleghi maschi che hanno mandato via le figlie a nascondersi in posti che ritengono piu' sicuri per paura che le donne, bambine comprese, possano essere portate via, rapite e fatte schiave". La speranza della Brigante e' che il governo italiano, cosi' come l'Europa in generale, si facciano carico della sicurezza di queste persone che, per anni, hanno collaborato.(AGI)Nic (Segue) 171806 AGO 21 NNNN
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Afghanistan: fonti ong, le donne di Kabul vivono nel terrore (2)=
(AGI) - CdV, 17 ago. - "La domanda fondamentale - prosegue - e' come far uscire di casa e far arrivare all'aeroporto le persone piu' vulnerabili, donne non sposate, bambine e ragazzine. Il sistema bancario e' completamente bloccato, non si riescono a inviare soldi, neanche per consentire alle famiglie del nostro team di mangiare". Nel Paese e' ancora presente lo staff di Emergency, l'ong non ha intenzione di interrompere l'attivita' perche' mai come adesso e' importante rispondere ai bisogni della popolazione, garantire l'accesso ai servizi essenziali, come ad esempio l'acqua potabile. "L'attacco alle banche, l'aumento dei prezzi, cosi' come le razzie - spiega Rebecca Gasparri, food project di Emergency, da pochi mesi rientrata in Italia - sono iniziati immediatamente dopo l'inizio del caos, e' una situazione di totale insicurezza all'interno di Kabul. La comunita' internazionale dovrebbe in questo momento prendersi le responsabilita' di cio' che ha fatto, cercando di capire le necessita' del Paese e non lasciando la popolazione da sola". (AGI)Nic 171806 AGO 21 NNNN
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