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martedì 17 agosto 2021

Green pass: Uilpa penitenziari, Governo fermi vergogna su mense

 


MARTEDÌ 17 AGOSTO 2021 14.10.43



Green pass: Uilpa penitenziari, Governo fermi vergogna su mense =


(AGI) - Roma, 17 ago. - "Il Governo fermi la vergogna e l'umiliazione di servitori dello Stato costretti a consumare pasti da asporto o panini in condizioni di fortuna, senza alcuna garanzia di sicurezza, salubrita' e igiene e in assenza di qualsiasi decoro". Lo dichiara, in una nota, Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa penitenziari, ricordando che "a seguito di quella che ai piu' appare come una forzatura interpretativa e che impedisce l'accesso alle mense obbligatorie di servizio agli appartenenti alla Polizia penitenziaria, come agli appartenenti alle altre Forze dell'Ordine, sprovvisti di green pass, il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria ha disposto che vengano loro distribuiti generi da asporto, spesso un paio di panini, due frutti, una bottiglietta d'acqua. Il problema aggiuntivo e' che non sono stati predisposti locali idonei alla consumazione dei pasti, cosicche' i malcapitati si devono arrangiare come possono e, temiamo, al di fuori dei protocolli anti-Covid". (AGI)Red/Oll (Segue) 171410 AGO 21 NNNN


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Green pass: Uilpa penitenziari, Governo fermi vergogna su mense (2)=


(AGI) - Roma, 17 ago. - Il sindacalista rileva quindi che "la mensa e' obbligatoria" e che "gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria sono trattenuti in servizio ben oltre le sei ore giornaliere e non possono allontanarsi dal luogo di lavoro. Cosi' come non va dimenticato che la durata della pausa, durante la quale trovare anche un frugale ristoro, non puo' eccedere in tutto i trenta minuti. Ribadiamo, altresi', che cosi' facendo gli ammessi alle mense e coloro da esse banditi perche' sprovvisti di green pass vengono separati per meno di venti minuti, ma lavorano ugualmente gomito a gomito, senza distanziamento e talvolta in automezzi blindati prossimi alla rottamazione e con aerazione insufficiente per otto e piu' ore". Per questo, conclude De Fazio, "pensiamo sia dunque interesse di tutti trovare soluzioni adeguate, ragionevoli e che non espongano gli operatori a discriminazioni e rischi e gli stessi responsabili periferici dell'Amministrazione penitenziaria a risvolti anche penali. Chi ne risponderebbe, per esempio, se a un poliziotto penitenziario succedesse qualcosa durante la consumazione del pasto sotto un portico o in un piazzale esposto al sole come sta avvenendo in questi giorni?". (AGI)Red/Oll 171410 AGO 21 NNNN

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