Translate

martedì 16 novembre 2021

NEWS PSICOLOGIA. Ansie, farmaci e cibo non sano: ecco effetti sulla psiche

 

MARTEDÌ 16 NOVEMBRE 2021 08.02.21

NEWS PSICOLOGIA. Ansie, farmaci e cibo non sano: ecco effetti sulla psiche

DIR0327 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS PSICOLOGIA. Ansie, farmaci e cibo non sano: ecco effetti sulla psiche (DIRE - Notiziario settimanale PSICOLOGIA) Bologna, 16 nov. - La pandemia è stata una vera e propria 'mazzata' anche per la psiche e lo stato emotivo degli emiliano-romagnoli. A confermarlo è una nuova indagine condotta da Nomisma su oltre 500 cittadini residenti in regione e presentata oggi a Bologna. La ricerca, spiega l'istituto, "ha evidenziato forti ripercussioni della pandemia da Covid-19 su tutta la popolazione, rilevando un generale peggioramento dello stato emotivo generale". Da quando è iniziata la pandemia il 29% degli intervistati si è sentito teso, nervoso o irritabile, mentre il 46% ha dichiarato di non seguire un'alimentazione equilibrata e sana. Inoltre, il 6% degli intervistati ha iniziato dopo la pandemia a fare uso di sonniferi, farmaci ansiolitici e antidepressivi. Quella più forte è la paura di essere contagiati dal virus, che genera ansia e tensioni nel 49% degli intervistati. Subito dopo, però, viene il malessere legato a non poter vedere i familiari e gli amici (42%), insieme al timore che non sia più possibile tornare a una vita normale (41%). Le altre inquietudini più sentite sono quelle legate alla solitudine (16%) e al timore di perdere il lavoro (16%). Solo il 6% degli intervistati non si è sentito particolarmente in ansia. Allo stesso tempo, continua Nomisma, "la pandemia ha accentuato le disuguaglianze tra gli individui, colpendo più duramente sul piano psicologico persone che presentavano fragilità pre-esistenti". Nel complesso, le persone intervistate da Nomisma in Emilia-Romagna hanno giudicato medio-alto (38%) o alto (24%) l'impatto della pandemia sul proprio stato d'animo. Da questo punto di vista, riferisce ancora Nomisma, "sono stati i giovani, le donne, le persone meno istruite, quelle meno abbienti, gli individui senza una solida rete di supporto familiare e amicale a pagare il conto più elevato della pandemia", persone che "già prima dell'emergenza sanitaria avevano difficoltà nell'accedere a percorsi di cura per i propri disagi psichici, in primis per motivazioni economiche". Dall'indagine di Nomisma si conferma inoltre la presenza anche in Emilia-Romagna di un "forte stigma" che ancora "circonda il disagio psichico". L'istituto ha rilevato infatti una quota consistente di popolazione, soprattutto nella fascia più anziana, che "pur presentando oggettivi livelli di disagio, dichiara di non sentire la necessità di un supporto psichico o psicologico". Secondo la ricerca di Nomisma, soltanto il 25% di chi ha manifestato il bisogno di un supporto psicologico per i propri disagi ritiene probabile intraprendere da qui a sei mesi un percorso di cura. In Emilia-Romagna, gli utenti dei centri di salute mentale hanno visto nell'ultimo decennio una crescita costante, superando quota 82.000 nel 2019, a cui ha fatto seguito nel 2020, a causa della pandemia, una brusca frenata, con un calo di oltre il 10% dei pazienti (73.427). (Red/ Dire) 08:01 16-11-21 NNNN

Nessun commento: