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mercoledì 2 marzo 2022

R. STAMPA / UCRAINA, DOMINELLI: L'AIA INDAGHI, IPOTESI CRIMINI DI GUERRA

 

MERCOLEDÌ 02 MARZO 2022 08.26.51

R. STAMPA / UCRAINA, DOMINELLI: L'AIA INDAGHI, IPOTESI CRIMINI DI GUERRA

9CO1261871 4 POL ITA R01 R. STAMPA / UCRAINA, DOMINELLI: L'AIA INDAGHI, IPOTESI CRIMINI DI GUERRA (9Colonne) Roma, 2 mar - La Corte penale internazionale dell'Aia può già indagare su quel che avviene in UCRAINA, è legittimata dal 2014. E nei i giorni scorsi il public prosecutor, il vertice della magistratura inquirente, ha dichiarato che condurrà accertamenti preliminari su quanto avvenuto in questi giorni (ieri la Cpi ha annunciato che le prime audizioni per genocidio cominceranno il 7 o l'8 marzo). Saranno poi sottoposti alla cosiddetta pre-trial chamber, camera pre-dibattimentale, da cui sarà stabilito se gli attacchi dell'esercito russo rappresentano un crimine di guerra. "Tutto questo è possibile perché l'UCRAINA, pur non essendo un Paese parte della Cpi, otto anni fa diede la propria disponibilità affinché si investigasse su ciò che veniva compiuto dai russi sul suo territorio, dalla presa della Crimea in avanti" spiega Stefano Dominelli, ricercatore di diritto internazionale al Dispo (Dipartimento di Scienze politiche) dell'Università di Genova, in una intervista al Secolo XIX. "Esiste un articolo specifico dello Statuto della Corte penale internazionale che individua comportamenti chiaramente criminali - spiega -. Il trattamento inumano e la tortura del nemico, in primis dei prigionieri, l'attacco alla popolazione civile, l'uso di particolari armi, per citare solo i punti più eclatanti. Si tratta di un uso della forza così grave e spropositato che emerge in modo palese", "i procedimenti possono essere aperti se il crimine è commesso in un cosiddetto Stato-parte, una nazione che ha firmato e ratificato lo Statuto della Corte. Oppure per input del Consiglio di sicurezza dell'Onu, com'è avvenuto ad esempio per Omar Al Bashir in Sudan (dittatore fino al 2019, ndr). Il suo Stato non ha aderito alla Cpi, che ha comunque proceduto su Al Bashir poiché lo ordinavano le Nazioni Unite. La terza via è offerta da posizioni come quella dell'UCRAINA. Non è parte della Corte, ma la autorizza a investigare su quanto è accaduto o accade dentro i suoi confini. Kiev, come premesso, lo fece dal 2014 'e per gli anni a venire' (dopo che la Russia occupò la Crimea in risposta alla rivoluzione da cui fu disarcionato l'allora presidente ucraino, e filorusso, Viktor Janukovic, ndr). Il nodo fondamentale è l'immunità. Il procedimento penale dell'Aia la sovrasta, ma il difetto d'immunità vale solo per esponenti di Stati che fanno parte della Cpi. Altrimenti si creano cortocircuiti di nuovo come avvenne per Al Bashir. A suo carico fu emesso un mandato di cattura già dal 2009, eseguibile in tutti i Paesi che la medesima Cpi riconoscono. Lui mantenne legittimamente l'immunità poiché il Sudan era ed è fuori, ma si recò in Stati che invece erano parte della Corte penale internazionale. E questi preferirono non eseguire l'arresto, per evidenti motivi di opportunità politica". La Russia sa commettendo crimini di guerra? "Molti Stati occidentali pensano di sì, le considerazioni di altri Paesi sono meno nette". (red) 020826 MAR 22 

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