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giovedì 11 agosto 2022

Salute: anticorpo monoclonale riduce attacchi asma nei giovani =

 

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2022 15.18.33

Salute: anticorpo monoclonale riduce attacchi asma nei giovani =

Salute: anticorpo monoclonale riduce attacchi asma nei giovani = (AGI) - Roma, 11 ago. - Un anticorpo monoclonale, il mepolizumab, ha ridotto del 27% gli attacchi di asma nei bambini e negli adolescenti con una forma di asma grave, secondo uno studio clinico del NHI - il Sistema Sanitario degli Stati Uniti. I partecipanti sono neri e ispanici e vivono in quartieri urbani a basso reddito. Questa popolazione e' stata sottorappresentata in precedenti studi clinici di terapie per l'asma. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista The Lancet. I ricercatori dello studio hanno intrapreso un'analisi esplorativa innovativa dell'attivita' genica nelle cellule raccolte dalle secrezioni nasali dei partecipanti allo studio all'inizio e alla fine dello studio per cercare di aiutare a spiegare come funziona mepolizumab e collegarlo al suo effetto clinico. L'anticorpo ha ridotto l'attivita' di tre reti di geni associati all'infiammazione delle vie aeree e agli attacchi di asma nella popolazione in studio, ma non ha ridotto l'attivita' di altre sei reti simili.(AGI)red/Mld (Segue) 111518 AGO 22 NNNN

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2022 15.18.36

Salute: anticorpo monoclonale riduce attacchi asma nei giovani (2)=

Salute: anticorpo monoclonale riduce attacchi asma nei giovani (2)= (AGI) - Roma, 11 ago. - "L'asma richiede un pesante tributo, soprattutto sui bambini di colore in eta' scolare svantaggiati che vivono nelle aree urbane", ha affermato Anthony S. Fauci, direttore dell'Istituto nazionale di allergie e malattie infettive (NIAID), parte degli Istituti nazionali della Salute e sponsor della sperimentazione. "I risultati di questo studio indicano che sono necessarie ulteriori ricerche per sviluppare terapie che riducano sostanzialmente gli attacchi di asma tra questi bambini". Il NIAID, il National Center for Advancing Translational Sciences, anch'esso parte di NIH; e GlaxoSmithKline hanno finanziato lo studio di fase 2, chiamato Meccanismi alla base delle riacutizzazioni dell'asma prevenute e persistenti con la terapia immunitaria: un approccio sistemico di fase 2 (MUPPITS-2). I bambini neri e ispanici che vivono in ambienti urbani a basso reddito negli Stati Uniti sono particolarmente a rischio di asma incline agli attacchi. Questi bambini hanno spesso molte allergie e sono esposti sia a livelli elevati di allergeni indoor sia all'inquinamento dovuto al traffico, che possono rendere la loro asma ancora piu' difficile da controllare. In uno studio precedente, MUPPITS-1, i ricercatori hanno identificato molteplici reti di geni funzionalmente correlati che vengono attivati insieme e sono associati ad attacchi di asma nei bambini e negli adolescenti che vivono in contesti urbani a basso reddito. Alcune di queste reti genetiche sono specificamente associate a cellule chiamate eosinofili. Molte persone con asma non trattata hanno un alto livello di eosinofili nel sangue e nelle vie aeree. Si pensa che queste cellule aumentino l'infiammazione delle vie aeree, che a sua volta porta a danni ai tessuti, rendendo piu' difficile la respirazione. Mepolizumab, commercializzato da GlaxoSmithKline come Nucala, e' approvato dalla Food and Drug Administration per il trattamento di persone di eta' pari o superiore a 6 anni con asma eosinofilo e ha dimostrato di ridurre i livelli ematici di eosinofili. I ricercatori hanno ipotizzato che mepolizumab sopprimerebbe le reti genetiche specifiche degli eosinofili associate agli attacchi di asma nei giovani urbani neri e ispanici con asma eosinofilico, riducendo cosi' il numero di attacchi di asma in questa popolazione. (AGI)red/Mld (Segue) 111518 AGO 22 NNNN

GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2022 15.18.30

Salute: anticorpo monoclonale riduce attacchi asma nei giovani (3)=

Salute: anticorpo monoclonale riduce attacchi asma nei giovani (3)= (AGI) - Roma, 11 ago. - I ricercatori hanno inoltre ipotizzato che, analizzando le reti genetiche associate all'asma durante il trattamento, identificherebbero alcune reti associate a risposte piu' forti o piu' deboli al mepolizumab. Lo studio MUPPITS-2 e' stato progettato per testare queste ipotesi. Il team di studio MUPPITS-2 ha arruolato 290 bambini di eta' compresa tra 6 e 17 anni la cui asma era difficile da controllare, soggetta ad attacchi e caratterizzata da livelli ematici elevati di eosinofili. Il 70% dei partecipanti erano neri, il 25% ispanici e vivevano tutti in quartieri a basso reddito in nove citta' degli Stati Uniti. I bambini sono stati assegnati in modo casuale a ricevere un'iniezione di mepolizumab o un placebo una volta ogni quattro settimane per 12 mesi. Nessuno sapeva chi avesse ricevuto quale tipo di iniezione fino alla fine del processo. Tutti i partecipanti hanno ricevuto cure per l'asma sulla base di linee guida sviluppate sotto gli auspici del National Heart, Lung e Blood Institute, parte del NIH. (AGI)red/Mld 111518 AGO 22 NNNN

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