LUNEDÌ 05 SETTEMBRE 2022 19.31.01
Scienza: cannabis per uso farmaceutico 'stangata' per Big Pharma =
Scienza: cannabis per uso farmaceutico 'stangata' per Big Pharma = (AGI) - Roma, 5 set. - La legalizzazione della cannabis potrebbe ridurre le vendite farmaceutiche convenzionali di miliardi di dollari. Lo hanno stimato gli scienziati della California Polytechnic State University e dell'Universita' del New Mexico, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Plos One per rendere noti i risultati del proprio lavoro. Il team, guidato da Ziemowit Bednarek e Sarah Stith, ha valutato come i rendimenti del mercato azionario delle aziende farmaceutiche quotate in borsa risponderebbero agli eventi di legalizzazione della cannabis medica e ricreativa. I ricercatori si sono basati sull'andamento osservato nei paesi caratterizzati da eventi di legalizzazione della cannabis. Stando a quanto emerge dall'indagine, dopo 10 giorni dall'entrata in vigore della normativa, i rendimenti del mercato azionario di farmaci risultavano inferiori dell'1,5-2 per cento. Su base annuale, le implicazioni di questa riduzione erano nell'ordine di miliardi. A differenza di altri farmaci, progettati per trattare determinate condizioni, la cannabis viene utilizzata per pazienti con situazioni cliniche molto variegate, dal mal di testa agli spasmi muscolari, fino a depressione e ansia. Il costo dei farmaci rimane un grosso ostacolo all'assistenza sanitaria per molti americani e un notevole onere finanziario per i governi statali e federali. Estrapolando i risultati associati alla piena legalizzazione della cannabis, i ricercatori stimano una riduzione delle vendite di farmaci convenzionali di quasi l'11 per cento. "Il futuro della cannabis medicale - afferma Stith - sta nella comprensione della prevalenza e degli effetti dei componenti delle piante. Abbiamo scoperto che la legalizzazione della cannabis diminuisce il valore di mercato azionario delle aziende farmaceutiche quotate in borsa. Allo stesso tempo, il nostro lavoro indica che la legalizzazione della sostanza per scopi ricreativi era associata a un impatto piu' che raddoppiato rispetto alla controparte medicale, probabilmente perche' l'accesso alla cannabis medicale e' in genere limitato alle persone con condizioni gravi e debilitanti". Gli esperti hanno inoltre suggerito che i produttori di farmaci di marca sono stati piu' colpiti rispetto ai produttori di medicinali generici. Le aziende che importano sul mercato farmaci convenzionali, concludono gli autori, possono trarre vantaggio dall'investire nei mercati della cannabis. (AGI)Sci/Cau 051930 SET 22 NNNN
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