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mercoledì 21 settembre 2022

UCRAINA. IN CECENIA ANNUNCI E SMENTITE SULLA PROTESTA DELLE MADRI /FOTO

 

MERCOLEDÌ 21 SETTEMBRE 2022 14.01.24

UCRAINA. IN CECENIA ANNUNCI E SMENTITE SULLA PROTESTA DELLE MADRI /FOTO

DIR1565 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MPH/TXT UCRAINA. IN CECENIA ANNUNCI E SMENTITE SULLA PROTESTA DELLE MADRI /FOTO TAM TAM SOCIAL MA LA PIAZZA DI GROZNY È PRESIDIATA DAGLI AGENTI (DIRE) Roma, 21 set. - Annunci e smentite su madri cecene in piazza contro l'invio dei propri figli al fronte in Ucraina. Di un'organizzazione dell'iniziativa, convocata tramite Telegram e altri social network per oggi, avevano riferito sul web attivisti e portali di informazione. La manifestazione, secondo le prime informazioni, si doveva svolgere presso la moschea Akhmad Kadyrov della capitale cecena Grozny, nota come il "cuore di Cecenia", una delle più grandi della Russia. Secondo la testata Kavkaz Realii, però, dell'effettivo svolgersi dell'iniziativa ancora stamane non c'erano segni. A confermarlo Abubakar Yangulbaev, un attivista citato dalla stessa fonte. Secondo la sua ricostruzione, stamane la piazza antistante la moschea era transennata e sul posto c'erano forze di polizia. Stando a una versione diffusa dal governo ceceno, guidato dal presidente Ramzan Kadyrov, che ha pubblicizzato in più occasioni la sua partecipazione in prima persona all'offensiva avviata dalla Russia in Ucraina a febbraio, le notizie sull'iniziativa di protesta sarebbero state diffuse da "persone che vogliono arrecare danno e che si trovano in Europa". Oggi, 21 settembre, nel mondo si celebra la Giornata internazionale della pace. La Cecenia, repubblica caucasica nel sud della Federazione russa, è stata colpita da due guerre, tra il 1994 e il 1996 e tra il 1999 e il 2000. I conflitti sono stati segnati dallo scontro tra forze regolari fedeli a Mosca e unità separatiste, con migliaia di vittime non solo tra i militari e i combattenti ma anche tra i civili. Oggi il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l'avvio di "una mobilitazione parziale", motivata dall'esigenza di "difendere la patria" dopo una controffensiva ucraina. A essere chiamati al fronte potrebbero essere, secondo stime del ministero della Difesa di Mosca, fino a 300mila riservisti. (Vig/Dire) 14:00 21-09-22 NNNN


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