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lunedì 9 gennaio 2023

LA SITUAZIONE / BRASILE: LA POLIZIA RIPRENDE IL PARLAMENTO. LULA: TERRORISMO

 

LUNEDÌ 09 GENNAIO 2023 07.29.16

LA SITUAZIONE / BRASILE: LA POLIZIA RIPRENDE IL PARLAMENTO. LULA: TERRORISMO (1)

9CO1353799 4 EST ITA R01 LA SITUAZIONE / BRASILE: LA POLIZIA RIPRENDE IL PARLAMENTO. LULA: TERRORISMO (1) (9Colonne) Roma, 9 gen - È durata poco più di quattro ore la domenica di follia che ha visto la messa in atto a Brasilia di un tentativo di insurrezione da parte di centinaia di attivisti dell'ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro. Nella capitale federale è gradualmente tornata la calma. La POLIZIA ha sgomberato, in serata, il Congresso, la Corte Suprema e il palazzo presidenziale di Planalto dopo l'assalto dei manifestanti che si rifiutano di riconoscere l'elezione del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, detto Lula, sostenendo che la consultazione sarebbe stata viziata da alcuni brogli di cui, però, non vi è uno straccio di prova. Giunto in serata nella capitale, il capo dello Stato, in carica solo da una settimana, ha constatato i danni. Prima di arrivare nella capitale, mentre si trovava ancora ad Araraquara, nello stato di San Paolo, Lula aveva definito gli assalitori qualificandoli come dei "vandali e fascisti fanatici" e assicurando che "li troveremo tutti e saranno tutti puniti in modo tale che nessuno oserà più compiere simili nefandezze con una bandiera del paese sulla schiena o indossando la maglia della nazionale fingendo di essere un patriota". Proprio l'emblematica maglia gialla della "Seleçao" è infatti un simbolo di cui i bolsonaristi si sono indebitamente appropriati. Lula ha quindi sottolineato che "Chi ha finanziato queste manifestazioni pagherà per questi atti irresponsabili e antidemocratici", cha ha inoltre definito "terroristici". (deg - segue) 090729 GEN 23 

LUNEDÌ 09 GENNAIO 2023 07.29.36

LA SITUAZIONE / BRASILE: LA POLIZIA RIPRENDE IL PARLAMENTO. LULA: TERRORISMO (2)

9CO1353800 4 EST ITA R01 LA SITUAZIONE / BRASILE: LA POLIZIA RIPRENDE IL PARLAMENTO. LULA: TERRORISMO (2) (9Colonne) Roma, 9 gen - Come detto, la situazione è comunque tornata - almeno apparentemente - sotto controllo durante la notte. Un gran numero di rivoltosi è però rimasto nelle vicinanze dei centri di potere della capitale brasiliana, continuando a inneggiare slogan per un "intervento militare" che, secondo i facinorosi, dovrebbe estromettere Lula dalla presidenza. Questo manifestanti non sono stati allontanati nemmeno da ripetuti interventi della POLIZIA, che ha fatto ricorso all'uso dei lacrimogeni e dei cannoni ad acqua. Dopo diverse ore di silenzio, l'ex presidente Jair Bolsonaro ha parlato sul suo account Twitter, limitandosi a una tiepida censura dell'azione dei suoi sostenitori. "La protesta pacifica, sotto forma di legge - ha scritto infatti Bolsonaro - fa parte della democrazia. Tuttavia, i saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come sono avvenuti oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, infrangono la legge". (deg - segue) 090729 GEN 23 

LUNEDÌ 09 GENNAIO 2023 07.29.56

LA SITUAZIONE / BRASILE: LA POLIZIA RIPRENDE IL PARLAMENTO. LULA: TERRORISMO (3)

9CO1353801 4 EST ITA R01 LA SITUAZIONE / BRASILE: LA POLIZIA RIPRENDE IL PARLAMENTO. LULA: TERRORISMO (3) (9Colonne) Roma, 9 gen - In un altro tweet, Bolsonaro, che si trova attualmente in Florida, ha però "smentito le accuse, senza prove" del suo successore Lula, il quale ha affermato che il "discorso" del suo predecessore di estrema destra aveva di fatto "incoraggiato" gli eventi della giornata. Da parte sua il ministro della Giustizia e della Pubblica Sicurezza, Flavio Dino, ha assicurato nella tarda serata di ieri in conferenza stampa che i luoghi di potere sono stati completamente evacuati e che oltre 200 persone sono state arrestate. Altre fonti parlano invece di quattrocento fermi. "Questi individui non saranno in grado di distruggere la democrazia" ha detto, Dino definendo l'accaduto un atto di "terrorismo golpista". Tra le reazioni internazionali all'accaduto da registrare anche quella del premier italiano Giorgio Meloni secondo la quale "Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell'irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. È urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane". (deg) 090730 GEN 23 

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