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giovedì 19 gennaio 2023

PENSIONI. SCONTRO GOVERNO-SINDACATI, LANDINI: NESSUNA RISPOSTA

 

GIOVEDÌ 19 GENNAIO 2023 14.35.44


PENSIONI. SCONTRO GOVERNO-SINDACATI, LANDINI: NESSUNA RISPOSTA


DIR2090 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT PENSIONI. SCONTRO GOVERNO-SINDACATI, LANDINI: NESSUNA RISPOSTA (DIRE) Roma, 19 gen. - Al primo incontro tra governo e sindacati sulla riforma delle pensioni è già scontro. Il leader della Cgil, Maurizio LANDINI, dopo oltre tre ore di riunione, lo dice chiaramente, lasciando la sede del ministero del Lavoro di via Flavia: "Il tavolo non è andato bene, non abbiamo avuto alcuna risposta se non una disponibilità generica ad avviare il confronto". LANDINI spiega che per le organizzazioni sindacali il confronto va fatto sulla piattaforma che Cgil, Cisl e Uil hanno illustrato e presentato sia al governo, sia a Palazzo Chigi: "Vogliamo iniziare la trattativa, l'esecutivo deve dare risposte precise". La ministra del Lavoro Marina Calderone ha garantito "massimo impegno" per rivedere le norme su Opzione donna approvate dalla manovra, che rappresentano una stretta per la pensione anticipata delle donne: "Stasera in Consiglio dei ministri segnalerò la questione", garantisce la ministra. Calderone ribadisce che l'intenzione del governo è quella di realizzare una riforma organica e non più "interventi tampone". Serve perciò "un quadro chiaro e stabile di norme affinchè le persone possano scegliere come eventualmente provvedere a integrare gli assegni, con congruo anticipo e in maniera sostenibile", aggiunge. La priorità del governo, oltre a Opzione donna, è la revisione complessiva del sistema, con meccanismi di anticipo soprattutto per i lavoratori usuranti e favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, ad esempio attraverso la staffetta generazionale.(SEGUE) (Dire) 14:34 19-01-23 NNNN

GIOVEDÌ 19 GENNAIO 2023 14.35.44


PENSIONI. SCONTRO GOVERNO-SINDACATI, LANDINI: NESSUNA RISPOSTA -2-


DIR2091 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT PENSIONI. SCONTRO GOVERNO-SINDACATI, LANDINI: NESSUNA RISPOSTA -2- (DIRE) Roma, 19 gen. - All'incontro erano presenti anche il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon e quello al Tesoro Federico Freni, entrambi leghisti, e il presidente dell'Inps Pasquale Tridico. Proprio Tridico sottolinea che il quadro al 2029 non è positivo, il rapporto tra lavoratori e pensionati cala dall'1,4 all'1,3 per arrivare al 2050 a uno a uno. Alla riunione è andato in scena un doppio botta e risposta tra governo e sindacati. Prima il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha chiesto una serie di risposte sulla piattaforma unitaria dei sindacati sulla riforma delle pensioni, a cui la ministra Calderone ha risposto che quelle proposte non sono mai state presentate ufficialmente. Il secondo momento di tensione è arrivato quando LANDINI ha posto il tema delle risorse. A lui ha risposto Durigon che ha preferito spostare l'attenzione sugli "interventi da mettere a sistema e sul metodo". Anche Bombardieri è deluso dall'esito del confronto di questa mattina: "Noi continuiamo a insistere per avere risposte immediate su alcuni punti che sono noti al governo. La ministra dice che la piattaforma sindacale l'ha ricevuta stamattina. Mi chiedo- prosegue- se fosse distratta nel confronto che abbiamo fatto con la presidente Meloni e che ha portato anche alla mobilitazione sui temi della previdenza. Le proposte di Cgil, Cisl e Uil sono chiare da tempo e oggi le abbiamo ribadite". (SEGUE) (Dire) 14:34 19-01-23 NNNN

GIOVEDÌ 19 GENNAIO 2023 14.35.44


PENSIONI. SCONTRO GOVERNO-SINDACATI, LANDINI: NESSUNA RISPOSTA -3-


DIR2092 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT PENSIONI. SCONTRO GOVERNO-SINDACATI, LANDINI: NESSUNA RISPOSTA -3- (DIRE) Roma, 19 gen. - Secondo Bombardieri è "importante avere una risposta entro il 12 aprile, capire se il governo intende decidere prima del Def e inserire nel documento di economia e finanza misure strutturali per la riforma delle pensioni". Luigi Sbarra, segretario della Cisl, auspica che ci sia "la piena disponibilita' del governo ad utilizzare il 2023 per costruire un grande accordo per ripristinare equita', flessibilita' e stabilita' nelle regole pensionistiche". Al vertice c'era anche Paolo Capone dell'Ugl che torna a chiedere Quota 41, ovvero l'uscita con 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica. Inoltre, per l'Ugl "rimane centrale la separazione fra previdenza e assistenza nel bilancio dell'Inps, così da assicurare una migliore lettura di quella che è la realtà vera della spesa pensionistica". In più, "occorre ridare flessibilità al sistema lasciando alla persona la scelta di valutare se e quando uscire dal mondo del lavoro". Magari con una nuova Quota 100 senza paleti. Il prossimo round è previsto l'8 febbraio, ma l'intenzione del governo è proseguire con incontri tecnici a cadenza quasi settimanale. Intanto, il leder di Confindustria Carlo Bonomi, ai microfoni di Rai Radio 1, commenta così la discussione sulla previdenza: "Se la strada sarà di fare una riforma strutturale saremo contenti e daremo il nostro contributo se ci verrà chiesto. Non siamo mai stati convinti di interventi spot come Quota 100: sono onerosi, non creano occupazione giovanile e incidono sulle future pensioni delle persone". (Dire) 14:34 19-01-23 NNNN

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