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giovedì 16 febbraio 2023

CASO MANCA, ASCARI (M5S): FU OMICIDIO MAFIOSO, RIAPRIRE INCHIESTA

 

GIOVEDÌ 16 FEBBRAIO 2023 16.54.11

CASO MANCA, ASCARI (M5S): FU OMICIDIO MAFIOSO, RIAPRIRE INCHIESTA

9CO1366461 4 POL ITA R01 CASO MANCA, ASCARI (M5S): FU OMICIDIO MAFIOSO, RIAPRIRE INCHIESTA (9Colonne) Roma, 16 feb - "Chiediamo la riapertura del caso di Attilio Manca, abbiamo messo nero su bianco in una relazione della Commissione Antimafia votata all'unanimiità che si è trattato di omicidio legato alla mafia barcellonese e con collegamenti con gli apparati esterni alla mafia, alla luce delle dichiarazioni del collaborare di giustizia Carmelo D'Amico, uno dei sei collaboratori che abbiamo sentito. Il nostro auspicio è che a seguito della dichiarazioni dei collaboratori, della relazione del dottor Giancane esperto tossicologo, che ha avuto modo di esaminare la scena in cui è stato ritrovato il corpo di Manca, alla luce degli atti e della documentazione che abbiamo acquisito e che danno un contributo in più per analizzare la dinamica del caso, si possa veramente riaprire tutto per ridare innanzitutto dignità all'immagine del dottor Manca e poi verità e giustizia alla famiglia". Così Stefania Ascari, componente della Commissione d'inchiesta sulle mafie, in una conferenza indetta alla Camera per illustrare le risultanze della relazione della Commissione sul caso di Attilio Manca, il giovane urologo ritrovato morto a Viterbo nel 2004 e il cui caso era stato archiviato come suicidio. Secondo la relazione della Commissione, quello di Manca sarebbe stato un omicidio legato ai suoi rapporti con il boss mafioso Bernardo Provenzano, all'epoca latitante e malato di tumore alla prostata, al quale Manca avrebbe negato le cure. Una riapertura dell'indagine, spiega Ascari, potrebbe peraltro delineare anche una nuova mappa della latitanza di Provenzano e delle reti di coperture usate dal boss, poi morto in carcere nel 2016 senza aver mai parlato. "Si parla di uomini estremamente collegati con Provenzano - spiega Ascari - noi abbiamo messo in evidenzia tutti questi collegamenti pericolosi e soprattutto legati alla latitanza di Provenzano". (PO / Sis) 

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