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USA: MEDICI IN RIVOLTA PER SENTENZA SU STOP PILLOLA ABORTIVA =
ADN0178 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: MEDICI IN RIVOLTA PER SENTENZA SU STOP PILLOLA ABORTIVA = Prese di posizione dell'American Medical Association e di ginecologi e ostetrici, 'decisione contro la scienza e dagli effetti pericolosi' Milano, 8 apr. (Adnkronos Salute) - Camici bianchi Usa in rivolta per la decisione di un tribunale distrettuale federale del Texas che "minaccia di impedire l'accesso a un farmaco sicuro ed efficace", il mifepristone usato per l'aborto farmacologico, "che è stato utilizzato da milioni di persone per più di 20 anni". A usare queste parole definendo la sentenza emessa ieri una pronuncia "contro la scienza" è Jack Resneck Jr., presidente dell'American Medical Association (Ama), la più grande associazione medica negli States. "Il disprezzo della corte per fatti scientifici ben consolidati a favore di accuse speculative e asserzioni ideologiche causerà danni ai nostri pazienti e minerà la salute della nazione", è la dura presa di posizione affidata a una nota. "Rifiutando fatti medici, il tribunale si è intromesso ed è intervenuto nelle decisioni che spettano ai pazienti e ai medici". Tutto questo, prosegue l'Ama "mina anche decisioni informate, erode la fiducia nelle istituzioni, esacerba le divisioni sociali e mette a rischio la salute individuale e collettiva". Ma il presidente dell'associazione medica statunitense guarda anche oltre e sottolinea un ulteriore problema che si pone ora: "Questa decisione introduce il pericolo straordinario e senza precedenti che i tribunali ribaltino le decisioni normative sui farmaci di lunga data della Food and Drug Administration (Fda)". "Ciò va contro il processo scientifico stabilito che porta a tali decisioni e mette altri farmaci a rischio di essere soggetti a tentativi simili - avverte Resneck Jr. - Sostituire le opinioni dei singoli giudici e tribunali all'ampia revisione scientifica basata sull'evidenza dell'efficacia e della sicurezza attraverso processi consolidati della Fda è sconsiderato e pericoloso. Abbiamo anche assistito agli sforzi dei legislatori statali per limitare l'accesso a questo farmaco: riteniamo che le normative della Fda dovrebbero sostituire la legge statale per evitare un mosaico di regole". (segue) (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 08-APR-23 10:45 NNNN
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USA: MEDICI IN RIVOLTA PER SENTENZA SU STOP PILLOLA ABORTIVA (2) =
ADN0179 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: MEDICI IN RIVOLTA PER SENTENZA SU STOP PILLOLA ABORTIVA (2) = (Adnkronos Salute) - Parole di "condanna" al tentativo di stoppare l'uso della pillola RU486 arrivano anche da ginecologi e ostetrici dell'Acog, American College of Obstetricians and Gynecologists, per voce della presidente Iffath Abbasi Hoskins e della Ceo dell'associazione Maureen G. Phipps: "Ribaltare l'approvazione della Fda per il mifepristone è un grave passo avanti legale", evidenziano in una nota. "La decisione tradisce il pregiudizio che ha informato la sua retorica, deliberatamente ignora decenni di dati scientifici basati sull'evidenza ed evita un linguaggio clinicamente appropriato sul mifepristone, un farmaco critico utilizzato sia per l'aborto che per la gestione dell'aborto". E' una pronuncia che "travisa decisamente la cura dell'aborto farmacologico. È provocatoria, distorce la realtà" degli specialisti "che forniscono compassionevolmente assistenza all'aborto, dei milioni di pazienti la cui Salute e vita sono state influenzate dall'aborto farmacologico", incalzano. "La causa che ha portato a questa eclatante decisione non è stata intentata per proteggere la Salute e il benessere di coloro che necessitano di aborti farmacologici, ma piuttosto come uno sforzo politicamente motivato per imporre pregiudizi personali sulla vita delle persone e sull'autonomia corporea", attaccano ginecologi e ostetrici Usa, secondo cui "l'annullamento avvenuto l'anno scorso delle protezioni offerte dalla Roe v. Wade", cioè la sentenza della Corte suprema Usa che tutelava il diritto costituzionale federale all'aborto, "è stato un disastro catastrofico per la Salute riproduttiva delle persone in tutto il Paese. La decisione di oggi è altrettanto preoccupante. Costringerà le persone a rivolgersi ad altri mezzi per accedere alle cure per l'aborto; costringerà i medici a prescrivere regimi meno sicuri e meno efficaci e imporrà un danno maggiore a chi già lotta per accedere all'assistenza sanitaria riproduttiva necessaria, aumentando così le disuguaglianze sanitarie". (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 08-APR-23 10:45 NNNN
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