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venerdì 19 maggio 2023

Perché recarsi alle urne è sempre un dovere sociale. (da Enrico Corti)

 






Perché recarsi alle urne è sempre un dovere sociale.

 

Anche in occasione delle elezioni amministrative del 13 c. m. si è registrato un ulteriore calo di partecipazione al voto; ha votato solo il 46%; degli aventi diritto al voto, con un calo del 14% rispetto ai già negativi risultati delle elezioni amministrative precedenti. Nella Lombardia governata dalla Lega e per merito di Matteo Salvini, ha votato solo il 42,34%; cioè ben il 51,46% in meno del 1958.

Il disamoramento degli italiani verso la politica e il voto, ha dato fiato ai soliti tromboni della destra con in testa il piffero solista Meloni, autorizzandoli a ciarlare sulla destra “che si conferma compatta“.

È bene ricordare che la più alta partecipazione alle elezioni in Italia avvenne alle elezioni politiche del 1958 per merito dell’immediato dopo Resistenza, con un’affluenza alle urne del 93,8%;

Nel 2019 Belgio, Danimarca, Germania, Lussemburgo e Svezia assommate, hanno registrato un’affluenza media alle urne del 77,63%; cioè il 31,63% in più degli italiani

Con il solo 24% dei voti ottenuti in rapporto agli aventi diritto nel 2022, i tre della banda fascio-leghista-forzista Mo.Be.Sa. spadroneggiano e regimentano l’Italia.

Avviso agli astensionisti giustamente incavolati per la debolezza e l’insipienza con cui si contrasta la banda; se non volete che ritorni il fascismo, riprendete ad andare alle urne; votate chi volete; anche riconsegnando la scheda in bianco.

Non è il meno peggio; ma è l’abbassamento della cresta dei galli del pollaio riducendone la loro percentuale di voto e di rappresentanza; che falsamente dichiarano maggioranza degli italiani, svilendo il pur discusso concetto di democrazia padronale all’occidentale.

Giorni fa in un intervento alla Camera Giorgia Meloni con la solita tracotanza ha detto; “se vi devo dare io lezioni di democrazia, pensate un po’ come siete messi“. Come Mussolini, quando il 16 novembre del 1922 alla Camera disse “farò di questa aula sorda un bivacco di manipoli; e lo fece per 20 anni contribuendo a causare milioni di morti; che si aspetta? Che lo rifacciano?

Con il “io comunque faccio“ della Meloni, siamo alle soglie della “dittatura del padronato“ alla peones, vedi Rai, aziende pubbliche e precariato; come scriveva Pier Paolo Pasolini; “è nostro dovere combattere contro la propaganda menzognera, che soffoca gli italiani per renderli corpo inerte“.

Enrico Corti

18 maggio 2023

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