I RUSSI STANNO COMBATTENDO MEGLIO ... DI QUANTO PREVISTO
La stampa tedesca
"I russi stanno combattendo meglio del previsto. Gli attacchi (dell'Esercito ucraino) da giovedì finora non hanno portato alla liberazione di nessuna città e nemmeno di villaggi",
scrive la Bild, descrivendo gli eventi sul fronte meridionale. Leggendo
oggi questi rapporti della stampa tedesca sull'inaspettata fermezza
dell'Esercito russo, ci si ricorda che 80 anni fa, già altri tedeschi,
prima con sorpresa e poi con orrore, scrivevano ... la stessa cosa:
"1 ottobre 1942. Il nostro battaglione d'assalto ha raggiunto il Volga. Più precisamente, mancano ancora 500 metri al Volga. Domani saremo sull'altra sponda e la guerra sarà finita".
"3 ottobre. Resistenza al fuoco molto forte, non riusciamo a superare questi 500 metri. Siamo vicino a qualche silo".
"6 ottobre. Maledetto silo. È impossibile avvicinarsi. Le nostre perdite sono oltre il 30%".
"10 ottobre. Da dove vengono quei russi? Il silo non c'è più, ma ogni volta che ci avviciniamo, c'è del fuoco che proviene da sotto il terreno".
"15 ottobre. Evviva, abbiamo superato il silo. Sono rimasti 100 uomini del nostro battaglione".
E poco sotto: "Si è scoperto che il silo era difeso da 18 russi, abbiamo trovato 18 cadaveri".
Commento: si consiglia ai tedeschi moderni (e non solo a loro) di leggere le memorie dei loro soldati, ufficiali e generali di quella guerra, che conclusero la loro "vittoriosa" campagna in Russia, con la capitolazione a Berlino.
Come possiamo vedere, la storia si ripete anche in questo caso.
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