La sanità e il pensiero Gramsciano
Uno studio fatto della Fondazione scientifica GIMBE ha rilevato che negli ultimi 10 anni i tagli alla sanità pubblica italiana sono stati pari a 37 miliardi di euro; la sua incidenza sul PIL è del 7,3%, in Germania del 10,9%;
L’Agenzia Focus del Gruppo Mondadori ha reso pubblico che n Italia i privati gestiscono il 48,6% degli ospedali; il 60,4% degli ambulatori; l’84% dell’assistenza residenziale; il 71,3% di quella semi residenziale; il 78,2% degli istituti riabilitativi.
Ieri 13 luglio presso la ASL di Pomezia (Roma) ho effettuato un prelievo del sangue per dei controlli di routine; presentatomi allo sportello alla 7,45, solo lì sono stato informato che ultimamente anche per i preliavi è indispensabile prenotare; di conseguenza, sono stato invitato ad attendere il prelievo che poteva essere fatto solo alla fine della lista dei prenotanti.
Da 40 anni a Roma, sono stato ricoverato 19 volte in ospedali romani; subendo 10 interventi chirurgici; è immaginabile quanti possono essere stati i prelievi ma, pur da fedele cliente, non sono mai avvertito dell’obbligo delle prenotazioni ambulatoriali per prelievi; per di più, il nuovo sistema ha azzerato per i disabili il diritto di precedenza.
Ho ricordato loro (prima allo sportello poi all’equipe medico-infermieristica) quel che già dovevano sapere dalla documentata cartella sanitaria (sono invalido al 100% e diabetico con necessità di assumere cibo ogni 3/4 ore); fatica sprecata; ho potuto fare colazione solo alle ore 10 dopo 12 ore di digiuno.
Gli addetti sanitari hanno litigato prima con i pazienti in attesa; poi tra di loro, indi il caos è stata tale dal dover far intervenirsi gli addetti alla sicurezza. È evidente che in simili situazioni i maltrattati non dono solo i pazienti, ma anche i dipendenti delle ASL; è nell’ambito della ricerca del buon funzionamento della sanità pubblica che più e diverso dev’essere l’impegno da parte di tutti i soggetti.
Il filosofo inglese Noam Chomsky, nonché linguista e scienziato cognitivista, ha scritto che si fa ciò scientemente per dimostrare alla gente che la sanità pubblica non può funzionare; questa si arrabbia e in nome della libertà viene convinta che la sanità va consegnata ai privati; tipo San Raffaele o Gemelli; infatti per il 46% l’ho è già; così i non ricchi possono morire in beatitudine.
Incomprensibilmente, in questi giorni ho dovuto leggere su Facebook frasi scritte da soggetti apparentemente progressisti, ma che annebbiati dall’istituzionalismo di maniera e dall’auto-celebralismo, assumendo come criterio di valutazione generale episodi locali hanno affermato “si devono ribaltare molti giudizi sulla sanità di prossimità può funzionare; “si deve ammettere che c’è anche una sanità che funziona; “nonostante tutto la sanità resiste; “si; il sistema funziona; ecc.
Al cospetto dell’analisi fatta di cui sopra, inconsciamente questi superficiali giudizi nella sostanza ribaltano il pensiero di Antonio Gramsci, esaltando l’ottimismo della ragione conformista e il pessimismo della volontà creativa; politica, legislativa, esecutiva, amministrativa e operativa.
Enrico Corti
14 luglio 2023
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