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venerdì 21 luglio 2023

San Francesco d’Assisi secondo il Vangelo Vaticano.

 

San Francesco d’Assisi secondo il Vangelo Vaticano.

Il 4 ottobre di quest’anno ricorre il 797°anno della nascita di San Francesco d’Assisi; come è d’uso nella società dei consumi, ogni giorno è buono per esaltare la retorica commemorativa cronachistica conformista, come è successo alcuni giorni fa su una TV, tutto a discapito della necessaria reale analisi storica e teologica.

            Questo grande e onesto uomo della storia religiosa, con il suo spogliarsi pubblicamente dei beni per non sentirsi padrone di alcunché, rinunciando a qualsiasi avere perché ciò rappresenterebbe ogni forma di possesso, ha interpretato la povertà non come ideale astratto ma come forma concreta di vita. Riprendendo sulla povertà il predicare di Gesù Cristo, “beati i poveri di spirito che per loro si aprirà il regno dei ciel sulla povertà“, i Vangeli non richiamano differenze tra povertà e ricchezza terrestre.

Nel Salmo 72:12-14 la Bibbia afferma “il Signore libererà il bisognoso che grida e il misero che non ha chi l'aiuti. Avrà compassione dell'infelice e del bisognoso e salverà l'anima dei poveri; riscatterà le loro anime dall'oppressione e dalla violenza e il loro sangue sarà prezioso ai suoi occhi“.

Dovrebbe essere pertanto evidente che nel predicare la povertà San Francesco più che innovatore era un ripensatone che si riferiva più alla Bibbia ammodernata che ai Vangeli; probabilmente anche da ciò le sue difficolta nel rapportarsi con i tre Papi cattolici contemporanei; (Onorio III° - Innocento III° - Gregorio IX°). Certo; sarebbe stato meglio predicare uguaglianza e non povertà per tutti; irrealizzabile in un sistema glorificante mercato e profitto per pochi. 

Sta di fatto che in momento storico di comprovata difficoltà della chiesa cattolica (crisi dei consensi e delle vocazioni; scismi e l’affermarsi di altre credenze; crociate); il Vaticano accondiscende alle necessità di comprendere le voci religiose più pie e povere, accordando un benevolo favore agli onesti desideri di Francesco d’Assisi con la formale accettazione della “della Bolla della Regola“ proposta dal frate.

Nella realtà, in un contesto del selvaggio sviluppo globale della disuguaglianza sociale, l’analisi su ricchezza e povertà terrena deve prendere atto di cosa è realmente successo negli 800 anni successivi alla vita di Francesco d’Assisi.

Con un patrimonio di 11 miliardi, la Chiesa Cattolica è diventata la più grande multinazionale finanziaria, con 2 mila miliardi di dollari di patrimonio immobiliare di cui circa il 22% del patrimonio immobiliare italiano; le sue riserve d'oro sono superiori alle 60000 tonnellate sparse tra la US Federal Reserve Bank e banche elvetiche e britanniche; per non parlare dei capitali depositati presso la Banca Cattolica Pax di Colonia, come riferisce il giornale tedesco Der Spiegel.

           Sino al 2009 il Vaticano ha investito in azioni di aziende che producono tabacco e armi; finanziando con 1,6 miliardi di euro la Bae Systems colosso della difesa e persino contraccettivi possedendo 580 milioni di euro in azioni della società farmaceutica Wyeth.

Negli ani 40 Papa Pio XI ebbe a dire; «Dopo Gesù Cristo, la cosa più grande che è capitata alla Chiesa cattolica è il finanziere Bernardino Nogara, che trasformò i beni vaticani in un vero e proprio impero edilizio, industriale e finanziario. Grazie alla sua gestione, il Banco di Roma, il Banco di Santo Spirito e la Cassa di Risparmio di Roma entrarono ben presto.

Nel 1942 Pio XII (quello che ha benedetto le armi di Mussolini e Hitler in chiave anticomunista; quindi ante comunitaria; quindi anti Cristo dei pani e dei pesci), istituì ufficialmente lo IOR del piduista Sindona: il più importante ente bancario vaticano è dotato di una personalità giuridica e totale indipendenza dallo Stato italiano; implicato nel “suicidio“ di Roberto Calvi. e altro. In cambio il nostro Stato paga stipendi e pensioni al clero italiano.

A 40 anni dalla misteriosa scomparsa di Emanuele Orlandi il Vaticano si ripete; anziché collaborare per scoprire la verità, getta un amo avvelenato per scaricare le responsabilità sulla famiglia della ragazza; dopo che Papa Woytila si era recato ben nove volte dalla stessa per rassicurarla. Papa Francesco ha un bel dire “vorrei una Chiesa povera e per i poveri! “chiuso com’è in una torre; non d’avorio; ma di latta arrugginita corrotta dalla “cristianità strumentale e imprenditoriale“ di Giorgia Meloni.

Enrico Corti

21 luglio 2023

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