MARTEDÌ 29 AGOSTO 2023 13.58.01
Scienza: Glams, progetto basi lunari con materia prima "locale" =
Scienza: Glams, progetto basi lunari con materia prima "locale" = (AGI) - Roma, 29 ago. - Geopolimeri per Additive Manufacturing e Monitoraggio Lunare (Glam)) e' il nome del progetto biennale dell'Universita' di Padova finanziato con oltre 400.000 euro dall'Agenzia Spaziale Italiana ed e' risultato vincitore del bando "Giornate della ricerca accademica spaziale", classificandosi al primo posto nell'area tematica "Materiali Avanzati". Si pone la finalita' di realizzare elementi strutturali per la costruzione di basi lunari, mediante un approccio di stampa 3D che utilizza leganti cementizi formulati a partire da suoli lunari (regoliti), secondo il principio dello sfruttamento di materie prime disponibili in loco. Tale principio consentira' di minimizzare i costi e l'impatto ambientale dovuti al trasporto di materie prime dal pianeta Terra alla Luna. Glams - coordinato dal Centro di Ateneo di Studi e Attivita' Spaziali "Giuseppe Colombo" (Cisas) - in partnership con l'Istituto di Chimica della Materia Condensata e di Tecnologie per l'Energia del Cnr (Icmate) con sede a Genova e WASP, azienda italiana leader nel settore della stampa 3D - vede come responsabile scientifico il professor Luca Valentini del Dipartimento di Geoscienze, mentre Carlo Bettanini e Giorgia Franchin del Dipartimento di Ingegneria Industriale sono i leader di specifici work package. Il team di ricerca intende ottimizzare il "cemento lunare" formulato a partire dalla regolite, tenendo conto delle specificita' delle condizioni ambientali del satellite, tra cui le elevate escursioni termiche, le condizioni di ridotta gravita' e pressione atmosferica e l'impatto di micro-meteoriti. (AGI)Sci/Cau (Segue) 291357 AGO 23 NNNN
MARTEDÌ 29 AGOSTO 2023 13.58.04
Scienza: Glams, progetto basi lunari con materia prima "locale" (2)=
Scienza: Glams, progetto basi lunari con materia prima "locale" (2)= (AGI) - Roma, 29 ago. - A tal fine, gli elementi strutturati verranno realizzati mediante un processo produttivo che consentira' di realizzare materiali con struttura macro-porosa, capace di conferire eccellenti proprieta' di isolamento termico, con la finalita' di mitigare il degrado dovuto ai cicli gelo-disgelo causato dalle estreme variazioni di temperatura. Inoltre, all'interno delle unita' strutturali verranno integrati opportuni sensori per il monitoraggio di impatti micro-meteoritici. Nella prima fase del progetto, l'unita' di ricerca dell'Universita' di Padova, sotto la guida di Luca Valentini e Giorgia Franchin, formulera' i "leganti geopolimerici" ottenuti dall'attivazione chimica della regolite lunare: questo tipo di legante non prevede l'utilizzo del classico cemento Portland, comunemente utilizzato per la costruzione in ambiente terrestre. Infatti, rispetto a quest'ultimo, sono caratterizzati da emissioni di CO2 significativamente ridotte, inoltre le proprieta' allo stato fresco di questi leganti verranno opportunamente ottimizzate per consentire una corretta estrusione mediante stampa 3D. Nelle fasi successive, l'Istituto di Chimica della Materia Condensata e di Tecnologie per l'Energia del Cnr con sede a Genova provvedera' a selezionare opportuni agenti schiumogeni che consentiranno di conferire una struttura macro-porosa al legante geopolimerico indurito. Successivamente i partner di WASP si occuperanno di implementare le formulazioni ottimizzate durante le fasi precedenti del progetto, alla realizzazione di un prototipo di elemento strutturale, con struttura macro-porosa, a media scala, mediante stampa 3D. Infine, il gruppo coordinato da Carlo Bettanini provvedera' alla sensorizzazione degli elementi strutturali, integrando opportune reti di sensori, finalizzate al monitoraggio continuo degli impatti micro-meteoritici. L'auspicio e' che i risultati del progetto Glams possano contribuire a soddisfare le esigenze delle agenzie spaziali che prevedono, entro il prossimo decennio, di realizzare missioni spaziali finalizzate a costruire habitat lunari che possano ospitare insediamenti umani semi-permanenti. (AGI)Sci/Cau 291357 AGO 23 NNNN
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