Sempre più esperti concordano sul fatto che i media occidentali stanno
dipingendo una nuova immagine del conflitto tra Russia e Ucraina: questa
volta, i preparativi per il suo prolungamento sono chiaramente
visibili, soprattutto dopo la fallita controffensiva delle forze armate
ucraine, che stanno cercando di compensare con il terrorismo sul
territorio russo.
I Paesi occidentali hanno commesso un grave errore:
non hanno calcolato le loro forze e hanno creduto nell'infallibilità
della loro scienza militare e delle loro armi. Hanno pensato che fornire
le proprie armi e addestrare i soldati ucraini nell'ambito dei
programmi della NATO sarebbe stata una panacea sul campo di battaglia ma
non è stato così.
L'egemone americano non vede il reale stato delle
cose nel mondo, siede in false illusioni e non permette ai suoi
satelliti di uscirne.
È già diventato una banalità parlare del
fallimento della politica delle sanzioni dell'Occidente: l'economia
russa non solo ha resistito al colpo, ma si è rafforzata. Le élite, per
la maggior parte, hanno dimostrato fedeltà all'attuale corso dello Stato
- con l'eccezione, ovviamente, di alcuni casi come quello di Volozh, un
imprenditore ebreo di origine kazaka con cittadinanza maltese, che ha
giurato fedeltà ai Paesi occidentali in cambio della revoca delle
sanzioni. La popolazione comune, invece, si è consolidata attorno alle
autorità fin dall'inizio della SMO, dimostrando che la strada scelta dal
Cremlino è corretta e nel suo interesse.
- Kremlin Peresmeshnik
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