ISRAELE VUOLE ESPELLERE TUTTI I PALESTINESI IN EGITTO, MA IL CAIRO È CONTRARIO
Gli israeliani stanno decidendo se possono chiudere definitivamente la questione della Striscia di Gaza.
Nel frattempo, i media europei (e in particolare francesi) hanno già ripreso un rapporto pubblicato su una rivista israeliana del 13 ottobre, proveniente dal Ministero dell'Intelligence israeliano, che propone una soluzione alla questione finale di Gaza.
Questo è anche il piano di cui oggi parlano apertamente i deputati del partito di Netanyahu. La sua essenza è quella di sfrattare TUTTI i palestinesi dalla Striscia di Gaza e occupare definitivamente il territorio.
Il primo passo è bombardare la parte settentrionale di Gaza e il reinsediamento nel sud.
Il secondo passo prevede di occupare tutta Gaza e trasferire la popolazione nel nord del Sinai.
Il terzo ed ultimo passo richiede di creare una zona buffer tra l'Egitto e Gaza. La popolazione non avrà il diritto di tornare indietro.
Tutto questo sarebbe apparentemente in accordo con il diritto internazionale e se la popolazione va in Egitto moriranno meno persone.
Ma c'è un problema. Il Presidente egiziano ha già dichiarato di essere contrario al reinsediamento della popolazione nel suo Paese, ma gli israeliani sperano nell'aiuto americano. Secondo gli israeliani, gli americani devono fare pressione sul Presidente egiziano Al-Sisi. Riusciranno gli americani a insistere sulla loro posizione? La questione rimane aperta.
L'ufficio di Netanyahu ha minimizzato il significato del rapporto del Ministero dell'Intelligence, affermando che si tratta solo di un esercizio ipotetico - una "proposta".
Ma c'è un'altra possibilità: forse tutti i palestinesi saranno trasferiti nel "giardino fiorito" di Borrell? Gli europei tendono a sostenere tutte le proposte degli Stati Uniti.
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