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domenica 12 novembre 2023

MO. GAZA, OSPEDALE NEL MIRINO: DECINE DI NEONATI RISCHIANO VITA /VIDEO

 





DOMENICA 12 NOVEMBRE 2023 13.11.09

MO. GAZA, OSPEDALE NEL MIRINO: DECINE DI NEONATI RISCHIANO VITA /VIDEO

DIR0550 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MVD/TXT MO. GAZA, OSPEDALE NEL MIRINO: DECINE DI NEONATI RISCHIANO VITA /VIDEO DENUNCIATA DISTRUZIONE REPARTO CARDIOLOGIA AL-SHIFA, MSF: DRAMMA (DIRE) Roma, 12 nov. - L'esercito di Israele ha sostenuto di essere pronto a permettere il trasferimento di decine di bambini e neonati prematuri in cura nell'ospedale di Al-Shifa, a Gaza City. Contemporaneamente, responsabili del locale ministero della Sanità hanno denunciato il bombardamento da parte delle forze di Tel Aviv del reparto di cardiologia della struttura. A promettere garanzie per i minori, a rischio della vita per gli stop alle forniture di elettricità dovuti a settimane di raid e bombardamenti, è stato il portavoce israeliano Daniel Hagari. Ashraf al-Qudra, responsabile del ministero della Sanità della Striscia di Gaza, ha sottolineato invece che l'esercito di Tel Aviv "non ha fornito alcuna informazione rispetto a una procedura per trasferire i neonati". Youssef Abu Rish, viceministro del dicastero, ha anche denunciato che un bombardamento aereo ha "distrutto completamente" il reparto di cardiologia dell'Al-Shifa. A definire "drammatica" la situazione nell'ospedale era stato ieri Mohammed Obeid, chirurgo di Medici senza frontiere (Msf). "Ci troviamo al quarto piano, c'è un cecchino che ha attaccato quattro pazienti all'interno dell'ospedale" aveva riferito il dottore. "Uno di loro ha una ferita d'arma da fuoco al collo ed è tetraplegico; un altro è stato colpito all'addome; alcune delle persone che escono dall'ospedale vogliono andare verso sud: li hanno bombardati, hanno bombardato la loro famiglia". Obeid ha denunciato che i militari israeliani "hanno colpito l'ospedale diverse volte". Il dottore ha continuato: "Abbiamo circa 600 pazienti ricoverati che hanno bisogno di cure mediche e che devono essere evacuati; abbiamo una quarantina di bambini prematuri ricoverati, dobbiamo essere sicuri di poterli evacuare". Secondo Obeid, all'Al-Shifa ci sono 17 pazienti in terapia intensiva e altri 600 ricoverati nel postoperatorio, che hanno tutti bisogno di cure mediche. Il medico ha rivolto un appello: "Abbiamo bisogno di aiuto, ma nessuno ci ascolta". (Red/Dire) 13:10 12-11-23 NNNN


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