La democrazia, il potere e i suoi servi.
Il 29 gennaio 2023 il Prof. Filologo (cioè come spiega la Treccani l’affascinante figura che si occupa di ricostruire la storia dei testi antichi e di fornire un apparato critico a supporto) Luciano Canfora, è stato intervistato alla TV da Corrado Augias sul tema la Costituzione.
Prigioniero dal suo recente aver affermato di essere un anticomunista; anche con Canfora si è sentito in dovere dl ripetere sostanzialmente il concetto, prendendo a pretesto il titolo dell’ultimo libro del filologo (il fascismo non è mai morto) considerandolo, tra il poco serio e il faceto, un argomento fuori moda.
Davanti all’universale lucida sapienza ed educata cultura del Prof. Canfora; l’attuale servilismo alle sciocche dipendenze delle dottrina Monroe, che ha monopolizzato “l’atlantismo democratico credente nel libero mercato“; con la sua innata servile presupponenza copia degli scrivani del 1914, il ripetente Corrado Augias ha fatto la figura dell’alunno Pierino all’ultimo banco dell’aula perché ignorante del pensiero comunista fondato sulla eguaglianza e la solidarietà; (la comune, patrimonio anche di associazioni volontarie religiose e non).
Non avendo mai fatto l’operaio, per Augias comunismo sta per stalinismo; rimuovendo scientemente che lui è un libero e sicuro ben stipendiato a vita grazie all’Armato Rossa di Stalin che, (mi duole ma devo rammentarlo ancora agli smemorati) quasi da sola seppe sconfiggere il nazi-fascismo e darci libertà e democrazia.
Come Canfora insegna ricordando il greco Erodoto, la democrazia è nata nel V° secolo A.C. da un’idea del persiano Otanes; intendendola come “governo dalle masse popolari“. Poi nel IV° secolo A.C. anche Platone con i suoi dialoghi scrisse “lo Stato dev’essere espressione del “bene comune; perciò il governo non può essere espressione degli interessi dei ricchi sui poveri, ma sia il governo dei poveri sui ricchi“.
Bontà sua, Augias ha ricordato che generalmente e storicamente i Presidenti USA gestiscono il loro immenso potere rappresentando elettoralmente solo il 25% della popolazione; ma opportunisticamente si è ben guardato dal dirci che anche Giorgia Meloni fa il capo supremo della patria per avendo avuto la sua lista di partito nel 2022 solo il 14% dei voti se rapportati agli aventi diritto al voto.
Giustamente l’ex Pres. della Corte Costituzionale Marta Cartabbia ha individuato nell’astensionismo e nei premi elettorali di maggioranza figli del sistema maggioritario le cause della situazione; del tutto anomala perché contraria alla ragion d’essere della democrazia come nata; contrabbandando la sete di potere per esigenza di stabilità governativa, di fatto, lo stato della “democrazia“ in occidente è strutturalmente gestito dalle minoranze contro le “nemiche“ maggioranze; a discapito delle reali rappresentatività e quindi contro i bisogni e i voleri delle masse popolari.
Enrico Corti
30 gennaio 2024
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