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lunedì 15 aprile 2024

SE LA SONO FATTA SOTTO. TUTTI.

SE LA SONO FATTA SOTTO. TUTTI.

Ieri per la prima volta il mondo intero ha sentito da vicino l’odore della guerra. Quella vera, quella totale, quella inarrestabile.

La parola escalation, spesso abusata e citata troppo disinvoltamente, ieri per la prima volta ha assunto un significato reale: se Israele avesse scelto di reagire all’attacco iraniano, nessuno è in grado di sapere che cosa sarebbe successo dopo. Il Medio Oriente è una polveriera che può prendere fuoco in qualunque momento, e non stiamo certo parlando di gente ragionevole, disposta a sedersi ad un tavolo e discutere serenamente fra di loro. In medio oriente il fanatismo è totale, sia da parte degli ebrei che da parte degli arabi. Basta una rissa di quartiere che scappa di mano, e nell’arco di una settimana puoi trovarti a fronteggiare una guerra vera e propria.

Ed infatti ieri, per la prima volta, il mondo intero è sembrato trovarsi d’accordo nel tirare un sospiro di sollievo, quando Israele ha dichiarato che - almeno per ora - non avrebbe reagito all’attacco iraniano.

Alle spalle ovviamente c’è stata la chiara presa di posizione di Biden (finalmente) che ha detto basta all’aggressività di Netanyahu. Anche perchè, se è vero che Israele si sente comunque protetta dagli USA, l’Iran non è proprio solo in questa prova di forza mondiale: per quanto più defilate, Russia e Cina stanno chiaramente dalla sua parte, e non permetterebbero mai che l’Iran venisse aggredito militarmente dagli Stati Uniti.

Restiamo quindi per il momento con una sospensione temporale. In attesa che gli Israeliani riescano a liberarsi al più presto di Netanyahu, prima che questo criminale riesca ad inventarsi una nuova provocazione pur di tenere alta la tensione in tutto il Medio Oriente.

Massimo Mazzucco

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