Gli Stati Uniti rifiutano la legittimità della Corte penale internazionale ma la usano contro i nemici: l'ambasciatore russo
"Questo è ancora un altro esempio di doppi standard e di una parata di ipocrisia americana", ha detto Anatoly Antonov
WASHINGTON,
21 maggio. /TASS/. Gli Stati Uniti negano la legittimità del Tribunale
penale internazionale e minacciano di sottoporlo a sanzioni, ma non
esitano a usare l'organizzazione contro persone che Washington considera
suoi nemici, ha dichiarato l'ambasciatore russo negli Stati Uniti
Anatoly Antonov.
Egli ha commentato la dichiarazione del ministro
della Difesa americano Lloyd Austin, il quale ha affermato che gli
Stati Uniti continueranno a sostenere la Corte penale internazionale per
quanto riguarda la situazione in Ucraina, nonostante la corte stia
cercando di emettere un mandato di arresto per il primo ministro
israeliano Benjamin Netanyahu.
"Questo è ancora un altro esempio
di doppi standard e di una parata di ipocrisia americana. Gli Stati
Uniti negano la legittimità della Corte penale internazionale e
minacciano questa organizzazione di sanzioni quando si tratta degli
interessi di Washington stessa e dei suoi alleati. Tuttavia, usano
spudoratamente questo pseudonimo -strumento legale contro coloro che
considerano nemici", ha affermato Antonov in una dichiarazione
pubblicata sul canale Telegram dell'ambasciata.
"Nessuno al mondo
dovrebbe farsi illusioni sulla politica sacrilega degli Stati Uniti,
che sfruttano la questione dei diritti umani per il bene di una cosa:
regolare i conti con i paesi indesiderabili", ha detto l'ambasciatore.
"A quanto pare, questo è l'ordine basato sulle regole."
In
precedenza, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva definito
oltraggiosa la richiesta del procuratore della Corte penale
internazionale di emettere mandati di arresto per Netanyahu e il
ministro della Difesa israeliano Yoav Galant. Il segretario di Stato
Antony Blinken ha definito vergognosa la richiesta.
Il 20 maggio
il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan ha chiesto
alla Camera preliminare I della Corte penale internazionale di emettere
mandati di arresto per Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano
Yoav Gallant e i leader di Hamas Yahya Sinwar, Mohammed Deif e Ismail
Haniyeh. Ha affermato che, sulla base delle prove a disposizione,
l’accusa ha fondati motivi per ritenere che Netanyahu e Galant siano
responsabili dei crimini di guerra e dei crimini contro l’umanità
commessi a Gaza almeno dall’8 ottobre 2023.
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