VENERDÌ 07 GIUGNO 2024 14.30.31
ENERGIA: RICERCATORI, AMMONIACA A IMPATTO ZERO, 200 MLN TONNELLATE AL 2050 PER LE NAVI =
ADN0571 7 ECO 0 ADN EEN NAZ ENERGIA: RICERCATORI, AMMONIACA A IMPATTO ZERO, 200 MLN TONNELLATE AL 2050 PER LE NAVI = Roma, 7 giu. (Adnkronos) - Utilizzare l'ammoniaca come vettore energetico a emissioni zero per decarbonizzare in primis il trasporto navale e su strada e l'industria hard-to-abate (come quella dell'acciaio, del vetro, della ceramica e del cemento), con un obiettivo ambizioso: entro il 2050 alimentare il traffico navale con circa 200 milioni di tonnellate annue. Di questo il mondo accademico, della ricerca e delle imprese in Italia, ha discusso durante il secondo Italian Workshop on Ammonia Energy, sponsorizzato da Fondazione Nest e dalla Sezione Italiana del Combustion Institute, che si è tenuto al Politecnico di Bari con l'organizzazione di PoliBa, Università di Perugia, Università di Pisa, Università di Roma La Sapienza e Università di Firenze, coordinati dall'Istituto Stems di Napoli del Consiglio Nazionale delle Ricerche. La comunità scientifica è al lavoro, e l'Italia in questo è capofila internazionale, per sostituire combustibili fossili con vettori energetici a zero emissioni. I vettori di energia ''verdi'' non sono altro che molecole utilizzate per immagazzinare le energie rinnovabili e trasportarle ovunque, e tra queste molecole, l'ammoniaca sta assumendo un ruolo strategico rilevante. Anche perché, a differenza, ad esempio, dell'idrogeno, garantirebbe una transizione energetica più facile da gestire, più economica e che non richiede uno stravolgimento delle attuali filiere dell'energia. ''Quello di cui abbiamo bisogno a livello mondiale, e in primis italiano, lo voglio ribadire, è aumentare la nostra capacità autonoma di generare energia pulita", commenta il presidente di Fondazione Nest e Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino. "Per questo tra le diverse attività di ricerca che Fondazione Nest sta portando avanti, per accelerare la transizione energetica, c'è quella sull'integrazione dei vettori energetici, e in questo la sperimentazione dell'ammoniaca verde è essenziale. A studiarla, con risultati molto incoraggianti, è in particolare lo Spoke 4 di Fondazione Nest che si occupa proprio di idrogeno verde e altri vettori a impatto zero. La nostra missione è supportare con la ricerca le scelte che ci condurranno a una vera transizione energetica, che è necessario compiere, sempre di più, in tempi rapidi", dice ancora Cupertino. (segue) (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 07-GIU-24 14:30 NNNN
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ENERGIA: RICERCATORI, AMMONIACA A IMPATTO ZERO, 200 MLN TONNELLATE AL 2050 PER LE NAVI (2) =
ADN0572 7 ECO 0 ADN EEN NAZ ENERGIA: RICERCATORI, AMMONIACA A IMPATTO ZERO, 200 MLN TONNELLATE AL 2050 PER LE NAVI (2) = (Adnkronos) - L'ammoniaca è un vettore energetico che non contiene carbonio, e dunque il suo utilizzo come vettore di energia comporta una emissione di CO2 pari a zero. Un'economia basata sull'ammoniaca verde, al pari di quella basata sull'idrogeno verde, comporterebbe quindi la completa decarbonizzazione del settore energia. Ma l'ammoniaca ha diversi vantaggi rispetto all'idrogeno verde: il suo trasporto e stoccaggio sono di gran lunga più facili, e inoltre l'ammoniaca può contare su una già esistente capillare infrastruttura di trasporto poiché, essendo largamente utilizzata come fertilizzante ed essendo la seconda sostanza chimica più prodotta al mondo, viene commerciata e scambiata a livello globale. Ad esempio, l'idea di trasportare energia mediante ammoniaca prodotta in regioni-hub di energia rinnovabile, come l'Australia ed il Cile, è già stata dimostrata ed è alla base di numerosi accordi internazionali. Per quanto riguarda lo stoccaggio, ad esempio, l'idrogeno liquido a pressione atmosferica deve essere raffreddato a -253°C, mentre l'ammoniaca a pressione atmosferica può essere immagazzinata in forma liquida alla temperatura di -33°C. A temperatura ambiente l'ammoniaca può essere conservata in forma liquida a 10 atmosfere mentre l'idrogeno deve essere compresso ad almeno 700 atmosfere, ponendo notevoli problemi di compressione e di tenuta dei serbatoi di conservazione. Inoltre l'ammoniaca ha un potere calorifico per unità di volume che è di gran lunga maggiore di quello dell'idrogeno: infatti l'ammoniaca liquida ha una densità di energia in volume di 12,7 MegaJoule per litro, mentre l'idrogeno liquido ha una densità di energia pari a 8,5 MegaJoule per litro. I principali settori in cui è previsto l'utilizzo dell'ammoniaca come vettore energetico sono il settore marittimo, quello industriale hard to abate (vetro, cemento, acciaio, ceramica) e il settore della generazione di potenza (power). Scenari possibili del settore marittimo, di cui si è discusso al workshop di Bari patrocinato da Fondazione Nest, prevedono per il 2050 un utilizzo di ammoniaca come combustibile nel settore navale pari a circa 200 milioni di tonnellate annue. Le infrastrutture per lo stoccaggio ed il trasporto di ammoniaca sono già esistenti, con circa 200 terminali portuali attualmente in uso, a differenza di quanto accade per l'idrogeno, per il quale non esistono ancora infrastrutture di stoccaggio e distribuzione sufficienti per garantire un suo utilizzo diffuso. In questo, l'utilizzo dell'ammoniaca comporterebbe un risparmio economico notevole. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 07-GIU-24 14:30 NNNN
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